IO SO’. E’ il leitmotiv di un post pubblicato su facebook da Antonino Ingroia l’ex superprocuratore antimafia ed ex magistrato, che proprio in questi giorni è al centro di uno scandalo su emolumenti non dovuti percepiti quando gestiva Sicilia Servizi. Non ho capito se con le sue affermazioni intende giustificare quello che gli è successo o è un avvertimento per chi ha orecchie. Fatto sta che Ingroia nel suo post spazia dalle accuse verso l’ex presidente della repubblica RE Giorgio Napolitano, come viene definito in molti articoli, alla gestione della Procura di Palermo nella persona del Giudice Lo Voi. Effettivamente viene da pensare conscendo un pò la storia giudiziaria dell’ultimo VENTENNIO, sì ventennio, vocabolo usato per definire temporalmente un periodo, quello fascista, ma abbiamo poi il ventennio Berlusconiano e il ventennio dalle stragi che tutti chiamano di mafia ma che sarebbe più giusto definire di stato. In tutti i casi Napolitano era presente e parte attiva, dal titolo di un articolo su ilgiornale.it, “Napolitano, il comunista che prima spara e poi scappa”Fascista, stalinista e filoamericano, l’ex capo dello Stato è maestro nell’arte di colpire e darsela a gambe, che sia vero allora quello che dice Ingroia su Napolitano in merito al processo Trattativa Stato Mafia, e allora se è vero anche che Il Procuratore Lo Voi è stato messo ad arte a capo della Procura di Palermo da Napolitano e Renzi che attendibilità possono avere i processi gestiti da lui vedi ad esempio tutti quelli in cui sono state condannate persone solo in base alle accuse false del FALSO pentito Calcara, giudicato falso da tanti altri Magistrati e pentiti di mafia, viene da pensare che sia stata una manovra politica per distruggere l’allora Democrazia Cristiana ed effettuare così un golpe come afferma Ingroia, fatto ancora più dubbioso analizzando altri particolari come ad esempio il fatto che siano stati colpiti grossi esponenti della DC estranei alle correnti andreottiane e soprattutto dopo l’espulsione di Vito Ciancimino il quale, guarda un pò era legato da mezze parentele e affari con l’altro superprocuratore antimafia Giusto Sciacchitano, recentemente coinvolto in uno scandalo su un albergo di proprietà della moglie, ma anche su questo è caduto il silenzio. Ma in che mani siamo, pensiamo ancora al caso Saguto, sempre la Procura di Palermo lascia la Giudice Silvana Saguto al suo posto per quasi un anno, come mai? forse per nascondere carte o prove? i soldi di sicuro visto che dopo un anno sul suo conto corrente hanno trovato solo 18 euro. Ma l’elenco potrebbe allungarsi di molto. Napolitano ha poi dato incarico di governo a un certo Matteo Renzi, ve lo ricordate, bene guardate in questa immagine in compagnia di chi è,
tò, ecco che ritorna Andreotti, lo stesso Andreotti che era Presidente del consiglio durante il sequestro del presidente della DC Aldo Moro del quale ricorre l’anniversario dell’uccisione proprio in questi giorni.
E allora caro ex Procuratore ANTIMAFIA Ingroia, cominciamo a tirare fuori prove e denunce, vediamo di almeno provare a fare un pò di pulizia, non limitiamoci a riempirci la bocca di aver lavorato o essere amici di gente con le palle come Falcone e Borsellino ma dimostriamo di averne altrettante.
“Dopo l’IO SO, deve venire il momento del NOI SAPPIAMO. NOI SAPPIAMO QUAL’E’ LA VERITA’. CONTRO OGNI FORMA DISTORTA DI POTERE. CONTRO LE COMPLICITA’ INDICIBILI FRA POTERI LEGITTIMI E POTERI CRIMINALI. CAMBIAMO IL PAESE. Se non cambiamo il Paese, non cambierà la Politica, non cambierà la Magistratura, non avremo Giustizia per i tanti Attilio Manca d’Italia, vittime dell’Ingiustizia e dei Poteri Criminal-istituzionali. ”
Questa è la conclusione del suo post Sig. Ingroia, ci pensi e provi a fare giustizia , oltre ad Attilio Manca, anche per tutti quelli che hanno subito le angherie di questo potere deviato dello stato.
Il Circolaccio
Maurizio Franchina