Potrebbe sembrare la trama di un film, ma si tratta di una storia vera nella quale ha sicuramente un ruolo importante la fortuna (non vogliamo e non possiamo credere che – come Vincenzo Calcara dichiarò in aula – fosse protetto da due alti magistrati) e i lunghi tempi della giustizia, grazie ai quali è rimasto impunito.
Un numero inverosimile di sentenze di prescrizione per i reati imputati all’ex pentito Vincenzo Calcara, hanno segnato la storia giudiziaria di questo assai discusso collaboratore di giustizia, ritenuto tanto inattendibile da essere accusato di auto calunnia (il pubblico ministero aveva chiesto otto anni di reclusione. Procedimento prescritto) e da diverse altre accuse di calunnia (anche in quel caso beneficiò di prescrizione). Impunito!
Calcara è uno spregiudicato pseudo pentito assistito da una tale fortuna che lo ha posto al riparo dai rigori della giustizia non soltanto grazie alle prescrizioni delle quali ha beneficiato. Persino per un delitto commesso e dichiarato in un’aula giudiziaria, il nostro Lucky-Man Calcara rimane ancora una volta impunito (pag 1962 -1963 Processo Rostagno) così come ad oggi risulta ancora impunito nonostante abbia affermato di aver trasportato il tritolo per l’attentato al Giudice Paolo Borsellino. Anche qui, un pizzico di fortuna non guasta…
Alla fortuna, si aggiungono le capacità paranormali di cui è dotato il pentito, tanto da potere anticipare nel corso di una conversazione telefonica l’esito di un procedimento penale a suo carico, conclusosi con una multa (come anticipato da Calcara), nonostante la richiesta a un anno di reclusione avanzata dal pubblico ministero.
Il 25 dicembre 2018, Calcara pubblica un post con il quale annuncia urbi et orbi di essere stato sentito, il mese precedente, da un magistrato della Procura di Palermo al quale avrebbe fatto dichiarazioni che, essendo segrete, non può citare. Ed è in occasione del Santo Natale, che le capacità divinatorie di Calcara raggiungono il loro apice. Infatti, nello stesso post, Calcara annuncia che ci sono giornalisti che “cercano sempre di attaccare ma senza risultati, poiché non vengono nemmeno tenuti in considerazione dai Magistrati”.
Ancora una premonizione? Qualcuno informa Calcara su eventuali denunce e sull’esito che le stesse avrebbero? Diceva Giulio Andreotti che “a pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Noi non vogliamo pensar male e propendiamo per la prima ipotesi e sul fatto che Lucky-Man Calcara conti ancora una volta sulla sua buona stella, ma se fossimo Magistrati, non permetteremmo a Calcara di continuare a gettare ombre sull’operato della magistratura…
Gian J. Morici