Renzi? Un uomo politico medievale
Ecco il Pd di quel genio di Faraone”
“Hanno fatto una epurazione con un controllo totalitario del partito, faranno fuori anche Fausto Raciti statene certi: una porcata mettere il segretario dietro la signora delle banche Maria Elena Boschi. Qui non siamo alla rottamazione ma alla presa del potere: non è un problema mio di
Beppe Lumia, di Antonello Cracolici o di Giuseppe Lupo, ma della democrazia interna. Renzi è il primo uomo politico medievale d’Italia”. Così l’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta in conferenza stampa a Palermo attacca il segretario del Pd sulle candidature in Sicilia. “Prima si candidavano i nipoti delle vittime di mafia adesso altri nipoti ma qui c’è un problema di igiene politica – l’affondo di Crocetta – e di scelte culturali: ad Agrigento candidano il figlio dell’ex sindaco Sodano che ha pure un passato di simpatie di destra. E poi c’è il caso di Francesca Raciti a Catania, dice che mi querela ma dimentica che a sollevare la non opportuna sua presenza in consiglio comunale è stato un prefetto davanti alla commissione Antimafia visto che il padre compariva nelle carte dell’inchiesta Iblis. E comunque qui parliamo di storie politiche azzerate a vantaggio di altre scelte. Questo è il Pd del genio della politica Davide Faraone. Hanno tolto ogni voce di dissenso”. E aggiunge: “Ci hanno messo alla porta – ha aggiunto – per far spazio al blocco di potere italiano e siciliano dando una immagine inquietante della Sicilia dove c’è un blocco di potere affaristico, mafioso e massone: chiaramente non tutti i candidati sono in questa logica, Leoluca Orlando ad esempio non rientra in questa logica ma in quella normale del gioco politico”.
Crocetta ha poi proseguito: “Oggi sono un uomo libero. Fino al 4 novembre – ha detto – ero il presidente della Regione che aveva un ruolo istituzionale che gli impediva di polemizzare. Certe cose però le ho dette sempre. Navarra, ad esempio, non si è avvicinato al Pd, ma è stato avvicinato dal Pd cioè da Faraone, per sostituire il potere di Genovese. L’Università di Messina ha sempre avuto un potere enorme, lo sanno tutti. Tra l’altro a Messina succedono cose strane: cioè che il sindaco Accorinti venga attaccato dalla massoneria perché non è mai stata ricevuto. Esiste una massoneria deviata, collusa con la mafia, e lo dimostrato le inchieste della magistratura messinese. E c’è un gran silenzio su questo. Se il Pd fa silenzio su queste storie, chi deve salvare la Sicilia? Chi deve rappresentare un’alternativa? In Sicilia si è azzerato il movimento antimafia, anche parlando di mafia dell’antimafia, e ora la gente non crede più a niente. E nessuno denuncia più niente. A queste voci dobbiamo dare spazio, se vogliamo essere credibile. Non hanno candidato Tano Grasso, o Crocetta o Antoci… hanno candidato Navarra, in una logica di dialogo con i potenti di Sicilia”.