Triste destino quello dei castelvetranesi.
Ormai sulla città belicina passa ogni cosa, tranne che, le possibili proposte per aiutare i castelvetranesi ad uscire da questa grave crisi sociale ed economica .
Anche il giornalista di sinistra ed ex collaboratore del “IL MANIFESTO” Corrado Formigli si ricorda di Castelvetrano nella sua trasmissione.
Formigli è mai venuto a Castelvetrano? Cosa conosce della comunità castelvetranese?
Castelvetrano, sottolinea Formigli- “città mafiosa”- presa come esempio di malaffare della società siciliana. Invece , Palermo , Trapani , Marsala o Catania sono “nette di risina”. Come se tutte le devianze avessero trovato origine a Castelvetrano. Formigli, usa Castelvetrano per attaccare i grillini , rei secondo il giornalista -di non aver fatto nessun comizio nella città del boss Messina Denaro-. Secondo Formigli e lo stalinista Gomez del Fatto, Cancelleri doveva passare da Castelvetrano. E’ vero, non lo ha fatto. Non lo hanno fatto neanche Micari e, Musumeci . Il candidato di destra HA FATTO una visita “per lavata di faccia”. il comizio lo ha fatto Fava che, guarda caso, parla lo stesso linguaggio di Formigli ,accusando i castelvetranesi di non avere raccolto l’invito al suo comizio. Fava, dimentica che è venuto da candidato e non da vice presidente della Commissione Antimafia. Un passaggio non di poco conto. Fava attacca i castelvetranesi, e dimentica di ricodare che anche la sua amica Elena Ferraro non lo sostiene. Infatti l’ imprenditrice antimafia Ferraro si è “accasata” da Musumeci . Ci sarà da sospettare anche sulla sua amica che lo invitò a Castelvetrano quando ci fù il caso Giambalvo?. Rimane da chiedersi: cosa ha fato Fava e la sinistra per aiutare i castelvetranesi non mafiosi a combattere la mafia? Tranne che accuse e strali di ogni sorta, i castelvetranesi non hanno sentito nessuna proposta. Fava, a nostro avviso, la sua campagna elettorale l’ha iniziata a Castelvetrano nel marzo del 2016. L’ennesima campagna per la poltrona. Del resto, anche Lui, è ormai superato. Da tanti anni in politica ha già avuto abbastanza, anche il vitalizio a cui non ha mai rinunciato.Inizia la sua carriera con Leoluca Orlando, è tra i fondatori de La Rete[3], movimento per il quale è eletto deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana nelle elezioni regionali in Sicilia del 1991, raccogliendo 19.269 preferenze nel collegio di Catania.Alle elezioni politiche del 5 aprile 1992 fu eletto alla Camera dei deputati sempre per La Rete nella circoscrizione Sicilia II, raccogliendo 44.642 preferenze, e si dimette contemporaneamente dall’ARS. Nel 1999 diventa europarlamentare. Conta diverse candidature, Nel 2012 viene eletto deputato in Lombardia con SEL.
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