Era stato coinvolto nella famosa relazione propedeutica allo scioglimento per mafia del comune
Non aveva ricevuto nessun avviso di garanzia. I fatti risalgono al 2013.
L’Ingegner Giambattista Impellizzeri, responsabile del settore servizi tecnici del Comune di Castelvetrano fino allo scorso mese di giugno, è stato prosciolto da ogni accusa. La Procura della Repubblica di Trapani, a seguito di un’indagine scaturita dalla Guardia di Finanza, ha richiesto infatti l’archiviazione. La richiesta è stata convalidata dal Gip che, non ravvedendo nessun reato per i fatti contestati che sarebbero risaliti all’anno 2013, quando Impellizzeri prestava servizio presso il comune di Alcamo, ha emesso un decreto di archiviazione, dichiarando pienamente legittimo l’operato dell’ing. Impellizzeri. Lo stesso tecnico, che ha manifestato la sua soddisfazione ha comunque voluto precisare che, in merito al reato contestatogli, non aveva mai ricevuto nessuna comunicazione e che aveva appreso di questa indagine sul suo conto solo dalla lettura della famosa relazione della commissione prefettizia che portò allo scioglimento del comune. In pratica in quella relazione si evidenziava come il Sindaco pro-tempore, l’avv. Felice Errante, avrebbe dovuto revocare l’ing. Giambattista Impellizzeri dal suo incarico poiché il tecnico alcamese non lo aveva informato di una segnalazione che lo stesso Impellizzeri avrebbe ricevuto dalla Guardia di Finanza di Alcamo in data 17 luglio 2015, per il reato di omissione di atti d’ufficio (art. 328 c.p.), quando era dirigente nel comune di Alcamo. In quell’occasione il dirigente dichiarò di non avere ricevuto nulla, contrariamente a quanto in maniera errata affermato nella relazione prefettizia, sicchè non avrebbe potuto comunicare una cosa della quale non era a conoscenza, avendo avuto notizia di quella denuncia dalla lettura della relazione. A distanza di mesi solo qualche giorno addietro l’Ing.Giambattista Impellizzeri aveva ricevuto la prima notifica di un atto giudiziario, con il quale il Pubblico Ministero, che avrebbe nelle more espletato le indagini, chiedeva il suo proscioglimento stante che nessuna contestazione di natura penale gli può essere contestata per il suo operato. Davvero incredibile ! A coloro ai quali difetta la memoria va ricordato che sulla scorta di quella relazione venne richiesta l’incandidabilità per 15 ex amministratori del comune di Castelvetrano, ribaltata poi dalla sentenza che ha portato al totale proscioglimento della quasi totalità degli stessi, eccezion fatta per l’ex-sindaco Felice Errante, che secondo la sentenza non poteva non sapere, e per 3 ex-consiglieri comunali. Abbiamo provato, ma inutilmente, a chiedere una dichiarazione all’ex sindaco che dallo scioglimento non ha più ritenuto di fare dichiarazioni pubbliche. Rimane il dato che ancora una volta vacilla clamorosamente l’impietosa relazione compiuta dalla Prefettura che ha condotto il nostro comune allo scioglimento. Ancora una volta la magistratura decidente, uno dei pochi baluardi a difesa dei cittadini, interpreta correttamente l’operato di quel dirigente.
Fonte Prima Pagina
Il circolaccio