Salvatore Giancana ( Partanna 15 giugno 1908 – Chicago, 19 giugno 1975) fu un potente mafioso italo-americano, boss di Chicago.
Appartenente ad una famiglia originaria di Partanna, vicino Trapani , Giancana inizia la sua carriera criminale negli anni ’20 nella “banda dei 42”. Ex guardiaspalle del boss Al Capone, acquista la fama di killer cattivo ed eccellente guidatore.
La Cia avrebbe chiesto a Sam Giancana di collaborare per uccidere personaggi scomodi agli americani tra cui Fidel Castro
Divenuto capo della mafia di Chicago negli anni cinquanta, governò con crudeltà i traffici della droga, gioco d’azzardo, prostituzione e della boxe.
Oltre alle attività criminali, Giancana si dedicò ad allacciare rapporti con la politica. Si ritiene che Joseph P. Kennedy, che aveva avuto in passato rapporti con alcuni boss, possa aver avuto l’appoggio di Giancana per ottenere i voti del sindacato e il supporto finanziario per suo figlio, il Senatore John F. Kennedy. Dopo il 1960 Giancana avrebbe avuto rapporti, attraverso il celebre cantante italoamericano Frank Sinatra, con l’entourage del Presidente.
Vi sono testimonianze che collegano Giancana agli omicidi del Presidente John F. Kennedy, del fratello Robert F. Kennedy e dell’attrice Marilyn Monroe, che era stata amante del boss.
In particolare, secondo quanto riferisce nelle sue memorie (“Bound by Honour, a Mafioso’s Story”) un boss mafioso, Bill Bonanno, su ordine di Giancana un sicario di Cosa Nostra, John Roselli, sarebbe stato il vero assassino del presidente Kennedy a Dallas.
Giancana sarebbe stato anche reclutato dalla CIA per assassinare il nuovo leader cubano Fidel Castro che aveva preso il potere nel 1959. Il piano tuttavia non fu mai messo in atto. Con riferimento a quell’episodio, Giancana ebbe modo di affermare spavaldamente che la mafia e la CIA erano 2 facce della stessa moneta.
Fu arrestato nella sua vita più di 70 volte ma imprigionato solamente due.
Dopo aver perso il comando della mafia di Chicago, Sam Giancana emigrò in Messico. Nel 1975, dopo una lunga battaglia legale, gli Stati Uniti ne ottennero l’estradizione. Ma pochi mesi dopo,il 19 giugno 1975, prima di testimoniare in uno dei numerosi processi pendenti, Giancana fu assassinato in circostanze misteriose (si sospetta anche con la complicità della CIA) nel seminterrato della sua casa a Oak Park, in Illinois.