Il bunga bunga era una bufala
La sentenza della Cassazione: Berlusconi nel 2015 dichiarò innocente definitivamente Berlusconi. il PM Boccassini per quelle accuse che fecero ridere mezzo mondo su uomo che era stato primo Ministro non ha mai pagato un Paese
Il bunga bunga non è mai esistito. La Corte di Cassazione, scrisse la parola fine a una delle vicende giudiziarie più infami della storia della Repubblica. Migliaia di intercettazioni, milioni di soldi pubblici spesi, un premier, Silvio Berlusconi, ferito personalmente e politicamente, l’Italia trascinata nel ridicolo sul piano internazionale.
Tutto per un reato che non è mai stato commesso, come avevano già sentenziato i giudici della Corte di Appello, che avevano ribaltato una condanna a sette anni inflitta in primo grado da una corte acciecata dall’odio e dal pregiudizio.
Silvio Berlusconi non abusò di una minorenne, sia pure anomala e discutibile come Ruby. Il danno provocato da questa farsa messa in scena dalla procura di Milano per mano di Ilda Boccassini, è stato talmente grave per la famiglia Berlusconi e per il centrodestra italiano, che una ritrovata giustizia suona più come un premio di consolazione che come una vittoria.
Eppure, nessuno ha mai pagato per questo errore giudiziario
Sarebbe un sollievo immaginare che gli autori di un simile errore giudiziario siano messi in condizione di non nuocere più. Non per vendetta, ma per la sicurezza di noi singoli cittadini e della comunità intera.
In un paese appena normale, come la Spagna, è successo. Nel 2012, il giudice Garzon venne radiato dalla magistratura proprio per aver messo a soqquadro la classe politica iberica senza alcun motivo o prova. E nessuna riforma potrà migliorare il paese se prima non verranno ripristinate minime condizioni di giustizia e libertà, degne di un paese moderno e civile. La riabilitazione di Berlusconi, senza la punizione della macchina del fango della procura di Milano, è una ennesima ingiustizia.
Fonte Il Giornale
Il Circolaccio