Ancora una volta ecco che per essere ascoltati tirano fuori il nome di Matteo Messina Denaro, un servizio fuorviante su quella che è la reale situazione di Castelvetrano e in questo caso in particolare di Triscina, questa brillante e splendida giornalista che mentre parla fa mandare in onda la foto aerea di Triscina e incita le persone a definire mostruoso il fatto che le case siano costruite sulla spiaggia, e allora Rimini o centinaia di altre località balneari d’Italia? Senza contate poi, il fatto che mandano in onda le interviste tagliate a dovere e solo quelle che fanno comodo a loro, parlo con cognizione di causa visto che proprio io sono stato intervistato e ho dichiarato che negli ultimi 20 anni tutti i sindaci che si sono succeduti e di qualunque colore hanno provato a sanare la situazione di Triscina ma si sono sempre scontrati con un muro di gomma alla Regione Sicilia non avendo mai avuto nessuna risposta tranne prima delle elezioni da parte di qualcuno che inseriva Triscina nelle sue false promesse elettorali. Stesso silenzio si e avuto da Roma, oltre a me comunque ho visto intervistare il Prof. Antonio Vaccarino che ha risposto in modo piu che esaustivo, visto che e stato anche Sindaco di Castelvetrano e naturalmente neanche questa intervista è andata in onda ma sicuramente non per colpa dei giornalisti, ma nostra perché non abbiamo menzionato il magico nome di Matteo MD, (Mannoia pure scriverlo), ci serviva pure l’allusione del commissario Caccamo sul complotto eventuale dei Comuni vicini per boicottare le gare d’appalto con l’intervista stoppata al momento giusto, la ciliegina sulla torta. Vorrei proprio capire visto che la Regione ha potere legislativo in materia, perché hanno speso milioni di euro per pagare consulenti esterni per ogni cosa, mancava solo per sapere di che colore comprare la carta igienica, e non hanno preso dei consulenti in grado di fare uno studio appropriato zona per zona prima di impostare il limite di 150 metri, visto che è una prerogativa solo siciliana, non si può applicare un limite indiscriminatamente a tutta un’ isola, ma va studiato il territorio in ogni realtà. Una cosa sola e sicura, non c’è stata volontà di sistemare Triscina. Adesso è solo un palcoscenico dove l’attore principale lo Stato dovrà dimostrare la sua forza lasciando dietro di sé un mucchio di macerie come d’altronde ha sempre fatto, basta guardare la fine che hanno fatto le aziende floride prima e fatte miseramente fallire poi.
Maurizio Franchina
Il Circolaccio