Inchiesta sul latitante di mafia più ricercato al mondo: il boss di Castelvetrano accusato delle stragi del 1993 è un fantasma da 27 anni. Testimonianze inedite di chi non ha smesso di dargli la caccia e di quanti gli sono stati vicini svelano il segreto della sua eterna fuga. Messina Denaro – di cui pubblichiamo per la prima volta alcune immagini inedite dell’album di famiglia – conosce il doppio fondo di una stagione ancora oscura. Quando pezzi dello Stato scelsero di trattare con Cosa nostra, mentre il suo tritolo seminava morte a Capaci e in via D’Amelio. In questo ricatto è la ragione della sua inafferrabilità.
Lo cercano tutti. I migliori tra gli investigatori dei reparti di eccellenza di polizia e carabinieri, lo Sco e il Ros. I magistrati della Procura di Palermo. Ma lo cercano anche i mafiosi. «Questo che fa? Dov’è finito? – sussurra nel ventre della Sicilia un uomo che ignora le microspie che ne catturano ogni respiro – Arrestano i tuoi fratelli, le tue sorelle, i tuoi cognati. E tu non ti muovi? Ma fai il bordello…». Lo cercava anche Totò Riina.
Il boss più misterioso della storia della mafia ha il potere di ricattare molti colletti bianchi all’interno dello Stato? . L’inchiesta di Repubblica” pubblicata sul sito on line cerca di capire il vero potere di Matteo Messina Denaro tra depistaggi e azioni di rastrellamento. Sul possibile archivio di documenti relativi alle stragi in mano a Matteo Messina Denaro e sulla conoscenza di molti fatti occulti da parte del boss ne hanno parlato diversi pentiti ritenuti credibili. In diversi articoli il nostro blog ha pubblicato i verbali del processo di Firenze che dimostrano il ruolo di Matteo Messina Denaro in strategie criminali non dettate solo dai mafiosi. E’ ormai evidente che la sua latitanza si basa sulla complicità di “pezzi grossi” anche dentro le istituzioni che fanno il doppio gioco spesso anche distruggendo il lavoro serio di alcuni magistrati. Non si può rimanere latitanti dopo anni di azioni investigative e dopo aver tolto miliardi di euro alle cosche del trapanese se non si ha qualche santo importante in paradiso. Forse un santo che conosce la verità su molte stragi italiane