L’appuntamento è per sabato 14 Ottobre quando nel capoluogo siciliano arriveranno esponenti di “La France Insoumise”, Podemos e una delegazione catalana dalla Spagna, Laiki Enotita dalla Grecia, rappresentanti della sinistra tunisina e tanti altri ancora. Un’occasione per fare della Sicilia il laboratorio per una nuova sinistra europea che possa ridare voce ai popoli contro la dittatura della finanza
Ripartire dalle Costituzioni dei singoli Stati del Sud Europa (quelle che i banchieri vorrebbero cambiare perché “troppo socialiste” come le ha definite la banca d’affari JP Morgan ) per riaffermare la democrazia e per liberare i popoli dalla dittatura della finanza che li sta stritolando. Ridare alla politica il primato che le spetta contro i diktat dei banchieri e tornare alle politiche economiche di stampo keynesiano (interventi pubblici per garantire il benessere dei cittadini).
Questo il minimo comune denominatore dei tanti movimenti europei che stanno tentando, accanto alle storiche rivendicazioni del mondo del lavoro, di ricostruire un blocco anti-liberista di unità popolare che sappia opporsi alla deriva delle politiche liberiste di cui sono intrisi i trattati europei e di cui, in particolare i popoli mediterranei, sono vittime.
Movimenti che si incontreranno sabato prossimo (14 Ottobre) a Palermo, dalle 10 alle 16 – presso il “Cinema Rouge Noir” di Piazza Verdi, per il “Forum dei Popoli Mediterranei” (sotto il programma).
Una iniziativa promossa da Noi Siciliani con Busalacchi – Vox Populi- Sicilia Libera e Sovrana e dalla Confederazione per la Liberazione Nazionale (CLN).
Dalla Francia arriveranno protagonisti del movimento di “La France Insoumise” movimento della sinistra francese che fa capo a Jean-Luc Mélenchon che, alle ultime presidenziali, con il suo 19% ha battuto il Partito socialista (ormai perso su posizioni liberiste) fermo al 6%. Dalla Spagna arriveranno esponenti dei vertici di Podemos, il partito nato dal basso che fa capo a Pablo Iglesias. Delegati anche dalla Catalogna, scossa dalla battaglia per l’indipendenza. Dalla Grecia avremo Laiki Enotita (Unità Popolare) e tanti altri ancora.
Fonte : i Nuovi Vespri