Imbarcata di nomine in autunno, a cominciare dalla Dna. In pole Roberto Scarpinato
Il Governo PD pronto a nominare vertici prima delle elezioni di febbraio 2018
Il Governo fa quadrato per evitare la vittoria dei grillini
In autunno il governo avrà il suo daffare. E non solo il governo. I vertici subiranno molti cambiamenti, dalla Direzione nazionale antimafia ai servizi d’intelligence, la Polizia, l’Arma dei carabinieri, la Consob, la Banca d’Italia, per citare i settori di maggiore interesse. Il Consiglio Superiore della Magistratura sarà chiamato a selezionare candidati per sostituire l’Attuale Procurare Franco Roberti, che regge la Dna e concluderà la sua attività in magistratura a metà novembre, andando in pensione. In pole position, a quanto pare, c’è il palermitano Roberto Scarpinato, atuale capo della Procura generale di Palermo. Ma non si può affermare che sia scontata, tutt’altro. Il Csm dovrà anche nominare ben sei procuratori aggiunti a Milano, mentre la nomina del Procuratore della Repubbblica di Reggio Calabra è considerata ormai un dato acquisito e si tratta di prenderne atto formalmente.
C’è dell’altro: Gabrielli Capo della Polizia, Pansa Direttore del Dis, Del Sette Comandante Generale dell’Arma. Anche per questi ruoli l’autunno sarà decisivo . Le scadenze comunque sono molte, tanto che si profila la possibilità di alcune proroghe per evitare l’ingolfamento. Assai probabile, infatti, è il rinvio dei termini di scadenza dei vertici dell’Intelligence. E qui, potrebbero esserci ragioni molto concrete di opportunità. I Servizi hanno funzionato in maniera eccellente, facendo dell’Italia un’oasi di pace nel mondo. Squadra che vince non si tocca, insomma.
In Consob si prepara invece il dopo Vegas. Che vas in scadenza il 15 dicembre. Per la sostituzione di Giuseppe Vegas ci sono due nomi più avanti degli altri : Giuseppe Maria Berruti, magistrato e giurista, e l’ economista Marco Fortis
Più complessa la situazione al vertice dell’Arma dei carabinieri, come vuole la consuetudine. La scelta del nuovo Comandante dell’Arma risente di tensioni interne. Per Tullio Del Sette la scadenza cade il 15 gennaio del prossimo anno. Tanti i nomi dei papabili, a riprova delle difficoltà della serlezione: una spanna più avanti, a quanto pare, ci sarebbero i Generali Riccardo Amato, Vincenzo Coppola, Ilio Ciceri, Giovanni Nistri. A questi nomi si può aggiungere legittimamente quello del Generale Mario Parente, attuale Direttore uscente dell’Aisi, in scadenza. Se toccasse a Parente andare all’Arma, sarebbe l’attuale vice Valerio Blengini a sostituirlo.
l Viminale, infine. Il Prefetto Mario Morcone, attuale Capo di Gabinetto, va in pensione a fine ottobre. In corsa ci sono ben tre le donne nel novero dei quattro prefetti che hanno le carte in regola per la sostituzione. Il quarto nome è quello di Bruno Frattasi accanto a quelli dell’attuale Vice Capo di Gabinetto vicario, Patrizia Impresa, di Betty Belgiorno, al vertice della segreteria del Ministero dell’Interno al tempo di Giorgio Napolitano e della segreteria di Marco Minniti quando questi era vice Ministro.
Meno chance viene assegnato al ritorno di Luciana Lamorgese, ha occupato quel posto per tre anni dal 2013 al 2016 quanto il titolare del Ministero era Angelino Alfano. L’Attuale Prefetto di Milano, si trova nel ventaglio dei candidati alla successione di Alessandro Pansa alla Direzione del Dis, l’organismo di coordinamento dei servizi di sicurezza.
Nessun problema, invece, per il Prefetto di Viterbo Nicolò D’Angelo, l’ex Questore di Roma , che succederà senza colpo ferire al Vice Capo della Polizia e Direttore della Criminalpol, Prefetto Nino Cufalo, il quale deve lasciare per avere raggiunto l’età di pensionamento.