Luppino , Giorgi e la politica
Iniziò la sua azione politica nella Federazione Comunista con Ciro Caravà alla corte di Fazzuni
Un ex comunista con le tante amicizie tra Campobellesi , marsalesi, trapanesi e castelvetranesi. Giorgi era amico anche di tanti sindacalisti . Era uno molto attivo anche nelle politiche sociali. Negli anni aveva costruito ottimi rapporti anche con operatori della Stampa e i suoi comunicati trovavano molto spazio anche sui quotidiani
Pellegrino è accusato dai magistrati di avere comprato voti per ottenere un seggio all’Ars. Lì dove era già stato nella precedente legislatura, subentrando a Mimmo Fazio, l’ex deputato travolto dall’inchiesta Mare Monstrum. L’esponente forzista, stando alla ricostruzione dei magistrati della Dda di Palermo nell’ambito dell’inchiesta che ieri ha portato al fermo di tre persone, avrebbe cercato sostegno a Campobello di Mazara e, nello specifico, nei responsabili del movimento Io amo Campobello: cioè il 39enne Calogero John Luppino e Salvatore Giorgi, zio del primo e dai più conosciuto con il nome di Mario. I due sono attivi nel settore delle scommesse online e delle slot, settore in cui si sarebbero inseriti, secondo i magistrati, forti dei propri contatti con le famiglie mafiose del Trapanese. I due hanno relazioni anche a Castelvetrano. Giorgi è stato anche a capo della CNA di Castelvetrano e per molti anni. Aveva ottime relazioni anche con giornalisti locali del suo paese.
L’avvocato Pellegrino respinge le accuse e dice che erano combinazioni elettorali tra clienti amici. Sapeva che Calogero Luppino fosse figlio di Francesco Luppino considerato l’autista di Matteo Messina Denaro prima di essere arrestato e condannato?
I Carabinieri seguono i soldi e fanno bene. La mafia ha bisogno di soldi e tanti. Le scommesse , come anche il settore dell’oro e delle compravendite all’asta di beni, sono molto vulnerabili al riciclo di denaro. E’ un sistema che non è facile controllare. I mafiosi “sperti” e i loro consulenti amici cu la laurea ,lo sanno bene Molte società hanno base all’estero e sfuggono ai controlli delle interdittive.
Rispettando ogni diritto di difesa il punto da chiarire una volta per tutte è come è possibile che con tutti questi controlli, ancora la Politica si “debole” verso le infiltrazioni mafiose?
Giorgi e il suo Movimento avevano interessi anche a Mazara del Vallo dove si dicono soddisfatti per il potenziamento dell’ospedale , In un comunicato del 18 luglio 2018 dicono: “Ospedale di Primo Livello” Soddisfazione del gruppo IO AMO CAMPOBELLO”
Apprendiamo con soddisfazione che l’Assessore Regionale alla Sanità Avv. Ruggero Razza ha proposto di classificare l’Ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo di Primo livello.
Le battaglie civiche, con l’impegno del Consigliere comunale mazarese Ciccio Foggia(già nel Psi di Oddo), ha visto protagonista anche il nostro Movimento politico, raggiungendo un obiettivo che sembrava impossibile.
Finalmente la città di Mazara del Vallo ma tutto il nostro territorio ha ottenuto un riconoscimento ascrivibile a molti, dando un senso all’enorme impegno finanziario, ma soprattutto che dia un servizio di assistenza completo ai cittadini della provincia di Trapani.
Se la prende con Castiglione che aderiva a tavoli a favore dell’ospedale di Castelvetrano e sul punto Giorgi scrive:
D’altro lato abbiamo assistito ad una Amministrazione comunale di Campobello assente (come sempre) sui temi di grande spessore sociale come la salute dei nostri concittadini
Ci sono le intercettazioni che evidenziano l’attivismo relazionale di Giorgi. Relazioni che partono dalla sua esperienza sindacale. Giorgi aveva anche interferenze nei servizi sociali del comune tramite amicizie specifiche
Pellegrino a Castelvetrano, veniva “portato” anche da alcuni ex politici e aspiranti tali. Uno, in particolare che viene citato in una intercettazione , lavora in ospedale ed è stato pure assessore con nella giunta dell’ex sindaco Gianni Pompeo scomparso a gennaio scorso. La sua esperienza politica si interruppe nel 2017 . Si era candidato al consiglio comunale in una lista vicina a Perricone e Lo sciuto e contro Pompeo di cui era stato amico per anni.Doveva sostenere Lo Sciuto alle regionali di novembre 2017, ma da “Calò Luppino” arrivò l’ordine di votare Pellegrino. Probabilmente, l’ordine di non votare Lo Sciuto a Castelvetrano, arrivò anche ad altri amici castelvetranesi
Pellegrino prese 263 voti di preferenza a Castelvetrano. Non sono pochi se si considera il momento elettorale specifico .Un segnale chiaro a chi ha chiesto voti visto che a Castelvetrano , c’era anche Lo Sciuto che arrivò addirittura dopo Toni Scilla. Appare evidente che il gruppo di Campobello riteneva più forte il candidato Pellegrino che era di Marsala. Dopo lo scioglimento per mafia del comune di Castelvetrano,i politici locali potevano avere problemi giudiziari. Un gioco furbo che dimostra , per l’ennesima volta che i voti di mafia vanno dove c’è potere certo e senza riflettori puntati. Un pò come si fa alla roulette. Si punta sul rosso e sul nero per aumentare la possibilità di vincere sempre. Come si dice in gergo si punta in “capu lu cavaddu giustu“.
I politici di Castelvetrano , dopo lo scioglimento , non erano più affidabili o c’erano altri interessi?
Giorgi era uno che la politica la conosceva bene. Era stato nella Federazione comunista inseme al defunto Ciro Caravà. Aveva attaccato manifesti del PCI con Fazzuni. Basta leggere la sua lettera di commiato subito dopo la morte di Caravà ex sindaco di Campobello di Mazara che difese sempre e anche durante il carcere.
Dalle intercettazioni risulta che ,Luppino e Giorgi, erano molto attivi in politica. Avrebbero incontrato Pellegrino a inizio ottobre 2017. L’abboccamento tra gli imprenditori e politici locali con il deputato – l’incontro sarebbe avvenuto grazie all’intercessione dell’ex assessore comunale – avrebbe portato a un accordo preciso, al punto che i primi due si sarebbero impegnati a sostenere Pellegrino anche sottraendo voti a Toni Scilla e Lo Sciuto, anche lui ex deputato e due anni fa avversario di Pellegrino nella corsa per sala d’Ercole. «Ma io per chi devo votare, Calò?», chiede a Luppino. Il collegamento tra i due probabilmente nasce tramite la moglie gestisce un centro scommesse a Castelvetrano. Luppino indica in modo chiaro l’ordine di scuderia : «Noialtri abbiamo chiuso con Pellegrino».
Nel decreto di fermo per Luppino, Giorgi e il castelvetranese Francesco Catanalotto, si sottolinea come il consenso attorno al deputato forzista, che alla fine prenderà complessivamente 7.670 voti, venga costruito attorno alle attività legate ai giochi online che fanno riferimento a Luppino. In un altro caso, infatti, il 39enne avrebbe contattato un soggetto che lavora con le slot ed è considerato vicino alla famiglia mafiosa di Mazara del Vallo. Anche in questo caso l’invito è a spostare i voti promessi a Scilla verso Pellegrino. «Non fare più riunioni con Scilla, non fare più niente con nessuno ed inizia… perché ti porto i fac-simile e pure i manifesti», avverte Luppino. L’altro risponde: «Il lavoro io posso farlo anche da qua (Marsala), perché oramai qua ci sono un sacco di picciotti di 18-19 anni».
Il nome di Pellegrino sarebbe stato fatto anche dal capo mandamento Dario Messina, che avrebbe affermato di avergli procurato oltre 160 voti, seppure con un impegno «a livello amichevole». L’ipotesi della Dda è quella per cui la compravendita dei voti sarebbe avvenuta sia tramite denaro contante che generi alimentari. A tal proposito, Mario Giorgi in un’occasione ricorda al proprio interlocutore di avere distribuito buste della spesa a ridosso delle elezioni. «Quando fu per Pellegrino ti ho portato la spesa e 50 euro la settimana dopo».
Il legame con il politico forzista si sarebbe protratto ben oltre l’elezione. Nella pagina Facebook del movimento Io amo Campobello sono tanti i riferimenti a Pellegrino, compreso un post per festeggiarne il compleanno. Dal canto suo il deputato, che arrivato all’Ars ha trovato spazio anche nella commissione regionale Antimafia, avrebbe considerato la possibilità di mostrare ulteriormente la propria riconoscenza, dicendosi interessato a trovare posto nello staff dell’assessorato all’Agricoltura a una figura segnalata da Giorgi e Luppino. «Datemi un curriculum di un revisore dei conti iscritto all’albo, e poi vediamo le altre cose che possono nascere», avrebbe assicurato Pellegrino, stando a quanto si dicevano i due tra loro, mentre erano intercettati
continua
Fonte: live Sicilia, Meridione news, Blog
redazione Blog Il Circolaccio