“Inammissibile in una democrazia come la nostra, avere un latitante da 26 anni”.
“Sono convinto che lo arresteremo a breve” Messina Denaro, de Raho: stranamente non si arriva a catturarlo Il procuratore nazionale antimafia: “È inammissibile, in una democrazia come la nostra, avere un latitante da 26 anni” –
Matteo Messina Denaro è latitante dal 1993. In questi anni sono stati arrestati e condannati centinaia di mafiosi e fiancheggiatori per legami con il boss. Sono state distrutte anche le vite di numerosi innocenti finiti in inchieste che sapevano più di “rastrellamento” che di ricerca della verità. Castelvetrano dal 1992 è stata messa sotto sopra e nel 2017 il comune sciolto per mafia. Miliardi i beni confiscati negli ultimi 20 anni per beni riconducibili al suo interesse economico e alla cosca locale e il boss ancora rimane libero.
Questa lotta contro Messina Denaro ha dato un duro colpo ala mafia “senza scola” ma forse ha scalfito poco quella mafia”allittrata” ricca e con la camicia di seta e che ha fatto sempre affari con i Messina Denaro dal dopo terremoto del 68. Lo Stato ha concesso troppo tempo al diavolo chiamato Matteo Messina Denaro per farsi i cazzi suoi. Teresa Principato docet .Lo scontro con l’ex procuratore Messineo fu clamoroso. Quella operazione mancata nel 2012 ancora suda vendetta. de Raho dovrebbe anche tirare le orecchie a qualche inquirente che è andato dietro ai passeri per cercare l’uccello pregiato. Errore o depistaggio? Non lo sapremo mai.
Prendetelo , Castelvetrano sta morendo e non si possono sempre scaricare tutte le colpe sui paesani di questo maledetto boss. Troppi misteri girano attorno alle stragi del 92 e alla sua latitanza
ROMA – “Ogni volta che ci sono indagini su Matteo Messina Denaro si riesce a recidere tutto ciò che gli sta intorno ma, stranamente, non si arriva mai a catturarlo. Il che per la verità è inammissibile in una democrazia come la nostra, avere un latitante da 26 anni. Sono convinto che lo arresteremo a breve e sono ancora più convinto che è un dovere procedere alla sua cattura. Lo afferma il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, in un’anticipazione dell’ intervista in uscita sul terzo numero de Lavialibera, la rivista di Libera e Gruppo Abele
.(ANSA)