L’abuso di alcol nei giovani
«Ha effetti devastanti sull’organismo»
Lo dicono i medici e anche i loro comportamenti quando bevono. In Italia si parla poco di alcolismo. Del resto, è lo stesso Stato che ci guadagna, sulla vendita di super alcolici, con le pesanti accise.
Il fenomeno è diffuso anche in Sicilia
In particolare, si parla poco del consumo di super alcolici tra i minori. In Italia dovrebbe essere vietato vendere alcol, sotto qualsiasi forma, a chi ha meno di 18 anni. Ma i ragazzi sanno bene che, i controlli delle forze dell’ordine, in questa direzione ,sono blandi. Loro sanno che l’alcol si compra facile.
Sono tantissimi i ragazzi che consumano cocktail presso i pub e sono anche tanti i ragazzi che comprano bottiglie di super alcolici nei supermercati per sballare nelle feste e nei concerti. L’unica attività di controllo che sta funzionando è quella del posto di blocco di Polizia e Carabinieri presso le zone della movida notturna di varie città.
Poco, molto poco. Il consumo di alcol tra i minorenni è cresciuto in modo esponenziale. E nessuno dice o fa nulla. Ci si meraviglia solo quando succedono i disastri. Oggi, molti ragazzi minorenni ,vengono autorizzati anche a guidare le piccole auto. Questo aspetto del problema è fuori dal dibattito pubblico
L’alcol, spiega l’esperto, «ha effetto tossici su organi e apparati, in particolare negli adolescenti: l’organismo dei giovani adolescenti, infatti, non ha ancora prodotto gli enzimi che permettono di metabolizzare e “digerire” l’alcol e che si producono intorno ai 18 anni. Ecco perchè ribadiamo che gli under-18 non possono assolutamente consumare alcol, dal momento che vanno incontro ad effetto tossici maggiori rispetto agli adulti».
Gli effetti tossici si manifestano innanzitutto sull’organo bersaglio che è il fegato ma, precisa lo specialista, «il danno è per tutti gli organi, per l’apparato neurologico ed anche, per le donne, per l’apparato riproduttivo».
In questo, come in casi simili, avverte, «il rischio è quello di complicanze molto gravi: un’intossicazione acuta, infatti, può determinare anche un’epatite acuta alcolica, che ha un tasso di mortalità fino al 70% , oppure può portare al coma alcolico che può anche essere mortale». Il problema, chiarisce quindi il medico, è che «la suscettibilità ai danni da alcol è individuale e, soprattutto nel caso dei giovani, non si può indicare una quantità di alcol ’limitè oltre la quale bere diventa pericoloso. Anche una piccola quantità di alcol, su alcuni soggetti potrebbe risultare pericolosa. Per questa ragione, il divieto di alcol per gli adolescenti deve essere totale».
Da un’intossicazione acuta, sottolinea, «ci si può rimettere, ma a quel punto è fondamentale che il giovane sia affidato a centri specializzati per un percorso di recupero perchè il rischio è che la ripresa dell’uso di alcol possa portare ad un danno organico cronico e irreversibile».
Ma che il fenomeno dell’abuso di alcol tra i giovanissimi sia in aumento, afferma, «è evidente anche dal numero crescente di richieste di consulenza che arriva al nostro Centro». L’allarme è soprattutto per il fenomeno del binge drinking, ovvero le «abbuffate» di alcol con un consumo di 5 o più drink in breve tempo, persino nell’arco di 15 minuti: «Un nostro studio in via di pubblicazione sugli studenti delle scuole romane – sottolinea Addolorato – evidenzia come la percentuale di ragazzi che pratica il bing drinking sia maggiore rispetto agli altri paesi europei. Ciò deve far scattare l’allarme rispetto ad un fenomeno che – conclude l’esperto – si sta diffondendo a macchia d’olio tra gli adolescenti e che ha conseguenze gravissime».