L’ex magistrato antimafia, oggi avvocato, è imputato per il periodo in cui era liquidatore della società Sicilia e-Servizi. Secondo la procura, percepì somme non dovute
La procura di Palermo ha chiesto quattro anni per l’ex pubblico ministero antimafia Antonio Ingroia, sotto processo per peculato, col rito abbreviato, davanti alla giudice per l’udienza preliminare Maria Cristina Sala. L’accusa è di essersi appropriato di somme non dovute, durante il periodo in cui era liquidatore della società Sicilia e-Servizi, incarico ricevuto dall’ex presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta.
L’ex magistrato, oggi avvocato, nel 2013 avrebbe ricevuto l’indennità spettante all’amministratore (e non al liquidatore) e per soli tre mesi di attività si sarebbe fatto pagare il compenso spettante per l’intero anno.
Fonte: Repubblica