Impegnati nell’operazione 130 uomini del Servizio centrale operativo di Roma e delle Squadre Mobili di Palermo e di Trapani
Castelvetrano, caccia ai complici di Messina Denaro. Perquisizioni a tappeto, 19 indagati
Le ultime tracce della primula rossa riportano in provincia di Trapani. L’indagine della Dda ruota attorno a un gruppo di insospettabili. Ma lui resta un fantasma
La Polizia di Stato di Trapani sta eseguendo una serie di perquisizioni a Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna e Campobello di Mazara finalizzate a colpire la rete di fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro e a raccogliere ulteriori elementi utili alla sua cattura. Impegnati nell’operazione 130 uomini del Servizio centrale operativo di Roma e delle Squadre Mobili di Palermo e di Trapani coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Diciannove gli indagati.
Arrivano altre pattuglie, i lampeggianti illuminano a giorno il centro di Castelvetrano. E’ la notte di un nuovo assedio. I ragazzi delle squadre mobili di Palermo e Trapani con i colleghi del servizio centrale operativo hanno una lista di cinquanta di perquisizioni in tutta la città, ma anche in provincia, fra Mazara del Vallo, Partanna e Campobello di Mazara. Obiettivo, 19 persone. Vecchi mafiosi, professionisti, commercianti, che già negli anni scorsi erano stati sospettati di essere fiancheggiatori della primula rossa. E’ sempre qui, fra i vicoli di Castelvetrano, che riportano tutte le tracce dei complici di Matteo. Anche quando una pista dell’indagine condotta dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Paolo Guido sembra condurre lontano. Per lo spunto di un’intercettazione, per la soffiata di un confidente, per una manovra investigativa. Tutte le strade di Matteo – si dice che viaggi molto – alla fine portano sempre a Castelvetrano.
Fonte: AGI -Repubblica