Durante la mia appartenenza alla Polizia di Stato, di cui la maggior parte degli anni, a parte una breve parentesi alle Volanti di Genova, passati all’Ufficio Scorte di Palermo e per qualche anno proprio nella scorta al Giudice Giovanni Falcone, ho avuto modo di constatare che più sei valido e attivo nel tuo lavoro tanto più sei isolato e a rischio di errori, ritorsioni o denigrazioni, tanto da dover controllare pure quanta aria respiri per evitare che magari qualcuno ti possa accusare di appropriazione indebita per aver respirato più aria di quanta te ne compete. La stessa solitudine che vedevo nei Giudici Falcone e Borsellino specialmente quando dovevano muoversi all’interno dei corridoi del Tribunale, mai nessuno che accennasse un saluto o magari scambiasse due parole anche frettolosamente, niente. Adesso però il 23 maggio e il 19 luglio tanta commozione da tutti e con gli occhi rossi per “Paolo e Giovanni”.
Tanti miei colleghi che hanno dovuto sopportare l’onta di vedersi accusati di favoreggiamento alla mafia come il Povero Natale Mondo colpevole di essere rimasto vivo nell’attentato al Dott. Cassarà dove ha perso la vita anche il collega Antiochia, fortunatamente poi caduta l’accusa proprio grazie al Dott. Falcone, resta comunque la facilità con cui con una semplice penna, si possa rovinare la reputazione e la vita non solo al poliziotto o carabiniere ma all’intera sua famiglia facendo più danno di un colpo di pistola.
Non ultimo il caso dell’Appuntato dei Carabinieri Giuseppe Barcellona, accusato udite, udite di aver favorito la mafia solo per aver ubbidito ad un suo superiore, una persona Barcellona di una reputazione eccellente, ligio al dovere e sempre pronto ad aiutare il prossimo e con una splendida famiglia, ma accusato di aver favorito la mafia, la stessa mafia che ha sempre combattuto. Basta guardare qualche foto per vedere con quale orgoglio indossa la divisa e rendersi conto che non avrebbe mai potuto fare alcun tipo di favoreggiamento a nessun tipo di delinquenza, figuriamoci la mafia. Tutta la mia solidarietà sperando che al più presto possa risolvere totalmente ogni cosa nel migliore dei modi.
Quanti danni deve ancora causare questa latitanza a Castelvetrano e a tutti quelli che si mettono in testa di provare a farla finire? Sembra quasi la maledizione di Tutankhamon, più ti avvicini o più ci provi e più ti fai male, boh, sarà per questo che ancora nessuno lo prende? Vuoi vedere che non si tratta di favoreggiamento alla latitanza o collusione ma soltanto di una maledizione, forse sarebbe il caso di contattare il mago Otelma o un esorcista così magari risolviamo il problema e finisce questo clima di odio e sospetto.
Il Circolaccio
Maurizio Franchina