Corruzione elettorale, indagato deputato Forza Italia all’Ars Stefano Pellegrino vicino al senatore D’alì e che ha sostenuto fortemente Musumeci nel 2017. Pellegrino ebbe ragione su Toni Scilla e su Giovanni Lo Sciuto nella lista di Berlusconi
Arrestato anche il castelvetranese, Francesco Catalanotto
Il “re” delle scommesse Calogero Jonn Luppino finanziava i Messina Denaro. I pm: “Ha portato voti a un deputato regionale”Trapani, il “re” delle scommesse finanziava i Messina Denaro.
Corruzione elettorale. L’avvocato Stefano Pellegrino, esponente di Forza Italia e componente della commissione antimafia, ha ricevuto un avviso di garanzia. Caccia al superlatitante, nuovo blitz: tre in manette. Seguendo i soldi i carabinieri arrivano ad alcuni insospettabili
La caccia a Matteo Messina Denaro, il padrino delle stragi, è a una svolta. Per anni, sono stati seguiti i pizzini che viaggiavano di nascosto nelle viscere della Sicilia. Adesso, magistrati e investigatori provano a scovare le tracce dei soldi che arrivano al superlatitante di Castelvetrano. Seguendo i soldi (come insegnava il giudice Falcone) la procura distrettuale antimafia di Palermo ha stretto il cerchio attorno a un insospettabile imprenditore di Campobello di Mazara che avrebbe finanziato la famiglia del capomafia condannato all’ergastolo per le bombe del 1993.
I carabinieri del nucleo Investigativo di Trapani e i colleghi del Ros hanno arrestato Calogero Jonn Luppino, classe 1980, negli ultimi anni ha costruito un piccolo impero attorno al business delle scommesse online e delle slot machine. Da questa mattina è in carcere con l’accusa di associazione mafiosa, stessa contestazione mossa a due suoi collaboratori, lo zio Salvatore Giorgi e Francesco Catalanotto. E’ scattato un provvedimento di fermo del procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e dei sostituti Gianluca De Leo e Francesca Dessì.
Il politico indagato
E’ un’inchiesta che ha avuto un risvolto a sorpresa, nelle intercettazioni sono emersi infatti i rapporti fra il gruppo Luppino e l’avvocato marsalese Stefano Pellegrino, deputato regionale eletto nelle fila di Forza Italia con 7670 voti, oggi è presidente della commissione Affari istituzionali dell’Ars e componente della commissione antimafia. All’esponente politico è stato notificato un avviso di garanzia che ipotizza l’accusa di corruzione elettorale (senza l’aggravante di mafia), per aver ricevuto un sostegno ritenuto illegittimo alle ultime consultazioni del 2017. Voti in cambio di sacchi della spesa elargiti dal gruppo Luppino, era Giorgi che incontrava gli elettori.
Pacchi di generi alimentari in cambio di voti: così gli imprenditori accusati di mafia Mario Giorgi e Calogero Luppino, re delle scommesse online nel trapanese, avrebbero comprato le preferenze elettorali per Stefano Pellegrino, deputato regionale di Fi eletto alle ultime elezioni con oltre 7mila voti
Pellegrino si vantava di rappresentare la Marsala “bene” . Pare che l’ex sindaco Carini e l’ex deputato Grillo lo abbiano sostenuto alle scorse regionali
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’ordine di votare l’avvocato penalista (fra i suoi clienti c’è anche l’ex sottosegretario agli Interni D’Alì, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa) sarebbe arrivato direttamente dal carcere.
Fonte: Repubblica Blog Sicilia