Da una settimana fa lo sciopero della fame, che “andrà avanti ad oltranza”, dice Enrico Colaianni, 67 anni, ex presidente di Libero Futuro, che protesta contro l’interdittiva antimafia ricevuta dall’associazione antiracket, fondata nel 2007, da parte delle prefetture di Palermo e Trapani.
Libero Futuro a Trapani ha visto Nicola Clemenza attivo sul fronte dell’antimafia e per diversi anni
“Sono sorpreso, nonostante il digiuno sto benissimo” dice, rivendicando la bontà del lavoro svolto in questi anni dall’associazione, che ha assistito oltre 300 imprenditori. Colajanni ha scelto questa forma di protesta per accendere i riflettori sulla necessità di rivedere strumenti come l’interdittiva antimafia e ribadire la correttezza del suo operato. Si alimenta con 3 cappuccini al giorno, sotto il controllo dei medici. “Siamo persone perbene e c’è un impegno sociale da difendere. Di questa vicenda – spiega – si è parlato solo quando c’è stata l’adozione dell’interdittiva prefettizia, uno strumento da rivedere, come sostiene anche il presidente del tribunale di Catanzaro che ne ha scritto sul sito del Consiglio di Stato, motivandone le ragioni”.
Colaianni e suoi fidati amici avrebbero dovuto fare questa battaglia anche prima
Occorre ricordare quanto fango è stato buttato , spesso prima di sentenze definitive su molti imprenditori e su gente finita in inchieste anche per l una legge, quella dell’interdittiva che è stata fatta all’indomani delle stragi e che lascia molto spazio alla discrezionalità e al pregiudizio . La mafia si combatte con fatti concreti e con i semplici sospetti
Colaianni nei mesi scorsi ha inviato una missiva al ministro degli interni Matteo Salvini e alle commissioni Antimafia nazionale e regionale, senza però “aver avuto risposta. Solo i parlamentari Piera Aiello e Mario Michele Giarrusso – aggiunge – ci hanno ascoltato, dicendoci che si occuperanno delle vicenda quando partiranno i lavori dell’Antimafia nazionale.
Tale provvedimento muove dalla controindicazione rinvenuta nell’assistenza offerta agli imprenditori Virga di Marineo (già soci dell’Associazione Antircaket di Bagheria) cui LiberoFuturo ha prestato assistenza.
Dalla controindicazione che il Virga aveva in quanto altresì legato a Diesi Franco (imprenditore che pure LiberoFuturo ha supportato nel percorso di denunzia e testimonianza nei processi di Mafia).
Dalla controindicazione che discenderebbe dal fatto che Diesi Franco sarebbe stato altresì vicino a Russo Roberto (pure associato di LiberoFuturo).Che uno degli Avvocati dell’associazione sarebbe la moglie di un soggetto, vicino al gruppo imprenditoriale Virga, nei confronti del quale è stata resa una interdittiva nell’anno 2017 e sequestrata un’azienda (oggi dissequestrata dalla medesima Autorità).
E che questo soggetto (marito del predetto legale) sarebbe stato visto parlare nel 1999, nel 2003 e 2004 con soggetti controindicati
Fonte : Blog