Finanziamento pubblico ai giornali, ecco l’acconto da 12 mln: 5 big fanno il pieno
Il Movimento 5 Stelle, con Vito Crimi all’editoria, punta all’eliminazione del finanziamento indiretto ai giornali che passa anche con lo stop alla pubblicazione degli annunci di gare pubbliche sui quotidiani.
«Così blocchiamo il finanziamento indiretto ai giornali di 40 milioni», ha detto Crimi, attirandosi le ire del direttore di Repubblica, Mario Calabresi, che ha sostenuto che oggi giorno la stampa viva solo grazie ai proventi della pubblicità e delle vendite.
Nelle stesse ore, però, è stata diffusa una nota del Dipartimento Editoria con l’annuncio che è in corso di pagamento la rata di anticipo (circa il 45% dell’intero importo) del contributo per l’annualità 2017 alle imprese editrici di quotidiani e periodici.
Una somma che sfiora i 12 milioni di euro e che entro marzo 2019 uscirà nuovamente per completare i pagamenti.
Insomma, mente si chiacchiera tutto rimane così come è sempre stato: per le grandi rivoluzioni c’è sempre tempo.
Ma chi ne beneficia?
In tutto si tratta di 45 testate (cartacee ed online) quotidiane e periodiche edite da cooperative o fondazioni che pubblicano quotidiani italiani editi e diffusi all’estero 103 testate periodiche edite da cooperative, fondazioni o enti morali che non abbiano scopo di lucro (e che devono spartirsi scarsi 2 milioni).
Il tutto per una manciata di lettori che rendono davvero insidioso il rapporto tra utilità pubblica (la diffusione della libera informazione?) e fondi pubblici impiegati.
E’ il classico esempio di come un principio anche giusto (aiutare le imprese editrici a svolgere un servizio di pubblica utilità) sia invece stato distorto ed esasperato nella realtà fino a diventare il classico esempio di “mungitura all’italiana” da parte di personaggi anche senza scrupoli (qualcuno è finito anche in galera) con la non trascurabile ricaduta di contribuire alla distorsione dell’informazione fornita, piegata ai vari interessi e lobbies o particolarmente riconoscente per il regalo ricevuto.
UN PO’ DI CIFRE
Al primo posto tra i giornali che negli ultimi 10 anni hanno ricevuto finanziamenti maggiori c’è ‘Avvenire’, quotidiano «di ispirazione cattolica», nato nel 1968 per volontà di Paolo VI che voleva «tradurre lo spirito del Concilio Vaticano II in uno strumento popolare d’informazione».
Se la mission sia stata portata a termine non si sa, di sicuro dal 2005 al 2014 il quotidiano ha ricevuto la cifra record di 51,2 milioni. Nessun altro quotidiano italiano ha sfondato il muro dei 50 milioni di euro.
Seconda in classifica con 49,3 milioni c’è il giornale di partito ‘L’Unità’ (una media di 4,9 milioni all’anno), a seguire ‘Italia Oggi’ con 38,5 milioni.
33,5 milioni sono invece i contributi erogati dal 2005 al 2014 al ‘Manifesto’.Lontano, lontanissimo il biennio d’oro 2005- 2006: per ciascun anno, infatti, il quotidiano incassò 4,4 milioni di euro.
La cifra è andata poi scemando ed è arrivata a 1,9 milioni di euro nel 2014.
Sono 30,5 i milioni erogati alla ‘Padania’, giornale della Lega, 29,1 milioni a ‘Libero’ e 27,8 milioni a ‘Cronaca Qui’. E poi ancora 25,7 milioni ad ‘Europa’, 24 milioni a ‘Liberazione’ che però da 2012 non riceve più finanziamenti, così come ‘Terra, ’ ex ‘Notizie verdi’ che si è portato a casa 13,8 milioni.
Il ‘Foglio’ ha incassato 21,5 milioni di finanziamenti pubblici, 23 milioni per il meno noto ‘Conquiste del lavoro’ della Conquista del Lavoro srl, 20,4 milioni di euro per ‘Il cittadino’, 20 milioni tondi per ‘Il Secolo d’Italia’.
Il ‘Corriere Mercantile’ invece in 9 anni si è portato a casa 19,8 milioni di euro, 18,9 milioni il giornale edito all’estero ‘America oggi’, mentre il ‘Corriere di Forlì’ ben 16,6 milioni sebbene dal 2012 non percepisca più contributi. 16,6 milioni per ‘La Discussione’, 16,6 milioni per il ‘Corriere Canadese’ che dal 2012 però non riceve finanziamenti così come ‘Il Globo’ che si è portato a casa 14,4 milioni.
Sono poco meno di 15 milioni invece i soldi intascati da ‘Cavalli e Corse’. In questo caso il giornale dal 2011 non percepisce più finanziamenti.
E poi ancora 14,9 milioni per il ‘Nuovo Corriere di Firenze’, così come ‘Rinascita’ che ha ottenuto 14,5 milioni di euro o il ‘Corriere del Giorno di Puglia’ e ‘Lucania’ a quota 13,6 milioni.
Stessa cifra anche per il ‘Giornale dell’Umbria’, 13,3 milioni per il ‘Quotidiano di Sicilia’. Giornale di Sicilia, LA Sicilia
Si è fermato a 12,6 milioni anche ‘L’Avanti’ che dal 2010 è praticamente rimasto a bocca asciutta.
Il ‘Sannio Quotidiano’ invece continua a percepire finanziamenti e negli ultimi nove anni ha raggranellato 12,7 milioni.
Sono sopra ai 10 milioni anche ‘La verità per sport’, ‘La cronaca’ della nuova informazione società coop a responsabilità limitata e il ‘Corriere Laziale’.
4 milioni invece per ‘Gente d’Italia’ 2, 9 milioni per ‘La voce del popolo Croazia’ e 2,3 milioni per la ‘Voce d’Italia’.
Altri 75,3 milioni sono andati ai periodici e c’è un po’ di tutto: 3,6 milioni per ‘Luna Nuova’, 3,6 milioni a ‘Rassegna Sindacale’, la stessa cifra anche per ‘Sabato sera’, mentre 3,4 milioni per il periodico ‘Motocross’.
Ci sono poi 3,3 milioni per ‘Left avvenimenti’, 3,3 milioni per ‘Il salvagente’ e 2,8 milioni per ‘Zai.net Lab’. ‘La Nuova Ecologia’ invece negli ultimi nove anni si è portato a casa 2,7 milioni, poco meno, ovvero 2,6 milioni per ‘30 giorni nella Chiesa e nel mondo’, 2,2 milioni per il ‘Mucchio Selvaggio’ che negli ultimi tre anni però non ha più incassato un euro.
Per Famiglia Cristiana 2,3 milioni e l’Eco di San Gabiele 500 mila euro.