In Sicilia “è in corso una ‘strage’ generazionale” con “decine di migliaia di giovani” che “abbandonano” l’isola “ritenendola una terra senza futuro”. E’ una fotografia impietosa quella che emerge dalla nota di aggiornamento del Def regionale, approvata dal governo Musumeci. E lui che fa? Tante chiacchiere, tante nomine e pochissimi fatti.
“Diplomati e laureati, il meglio delle nuove generazioni alle quali dovremmo affidare le possibilità di sviluppo, dopo esser stati educati e formati in Sicilia, con grandi sacrifici per le famiglie, affidano le speranze di lavoro all’emigrazione senza ritorno”, ammette il governo. Per il quale “sembra ormai prevalere un’irrimediabile percezione della decrescita che tracima in una vera e propria frattura del sistema del diritti di cittadinanza che si misura nel livello dei servizi pubblici i quali, nonostante la pur lievissima ripresa di Pil e occupazione, rimane drammaticamente più basso del centro-nord”.