MAFIA – “Messina Denaro a New York”: Secondo il pentito Tuzzolino il boss era stato pure negli States
Ci sono storie , nella ricerca spasmodica del latitante che lasciano senza parole
In questi anni abbiamo sentito di tutto, tranne l’annuncio dell’arresto del boss
Come può accadere che Pm e forze dell’ordine abbiano perso prezioso tempo dietro ad un pelandrone di tale fattura?
Forse perchè Tuzzolino faceva comodo con le sue false dichiarazioni?
Finire nelle antipatie o nelle convinzioni sbagliate dei PM è come ammalarsi di cancro
Leggete cosa diceva Tuzzolino ai Pm oggi condannato per calunnia e falso al gruppo dei PM di Palermo diretti da Teresa Principato nel 2015
Giuseppe Tuzzolino, di professione architetto, di Palma di Montechiaro ed è neo pentito. Per lungo tempo appartenente alla buona società agrigentina nonché alla massoneria ed altro ancora. Proprio sui rapporti mafia, politica e massoneria, Tuzzolino, un passato a fare truffe ai danni del Comune di Palma di Montechiaro un presente di collaboratore di giustizia a tutto spiano con particolare predilezione ad accusare personaggi di rilievo della politica, imprenditoria e società civile.
Le sue dichiarazioni-scrissero all’epoca eloquenti giornalisti antimafia- contengono nomi eccellenti: magistrati, avvocati, amministratori pubblici, parlamentari, ufficiali dei carabinieri, dirigenti della Polizia di Stato, stimati primari e medici, professionisti di ogni genere e molto altri ancora. Ma Tuzzolino sta parlando anche su Matteo Messina Denaro e proprio su sue indicazioni i poliziotti newyorkesi su ordine della Procura di Palermo si sono diretti a Manhattan dove cercano una cassaforte. O meglio, il contenuto della cassaforte: un hard disk con alcune recenti fotografie di Matteo Messina Denaro. Trovano la lussuosa casa e la cassaforte, ma non c’è traccia del dispositivo elettronico. Sparito o non c’è mai stato? La vicenda è rilanciata da Live Sicilia dal giornalista bravo ed esperto Riccardo Lo Verso. Sempre gli investigatori stanno appurando se si possa trattare di una balla del collaboratore oppure un nuovo mistero sulla fuga del latitante che sembra un fantasma? Da quando ha deciso di rendere dichiarazioni , Tuzzolino, ha anche subito querele a pioggia. Di certo c’è che a raccogliere la confidenza di Tuzzolino sono stati i pubblici ministeri palermitani. La notizia della sua collaborazione è nota dall’aprile 2015. Messina Denaro di Tuzzolino si sarebbe fidato ciecamente, affidandogli commesse e affari in giro per l’Europa. Nel frattempo, però, l’immobile sulla Quinta Strada è stato occupato da nuovi inquilini. Da qui il dubbio: Tuzzolino è in buona fede o ha alzato il tiro sapendo che il suo racconto non poteva essere verificato? Il suo nome di Tuzzolino finì in un’inchiesta giudiziaria nel 2013.
Tuzzolino si è rivelato un falso pentito capace di prendere in giro fior di pubblici ministeri che, per questi errori , non pagano. Pagano il conto, la gente ingiustamente accusata e magari finita sotto processo per le minchiate di Tuzzolino. Giovanni Falcone diceva che occorre trovare i riscontri prima di credere ai pentiti. la logica del sospetto e di azioni giudiziarie imperfette ha favorito la latitanza del boss e dei suoi veri compari
Di certo c’è che, le forze dell’ordine sono andati a prelevarlo nella sua abitazione per metterlo sotto protezione dopo che lui stesso, per ben due volte, aveva detto “no grazie”. La necessità di scortarlo coincise con gli interrogatori in cui parlò dei contatti fra Messina Denaro e la massoneria, citando anche i nomi di personaggi che contano. Tutte fesserie che la giustizia vera e non politicizzata dimostrò essere false
Fonte : Blog Agrigento
Il Circolaccio