
Lettera aperta ai Signori Commissari del Comune di Castelvetrano.
La tragedia del ponte di Genova appena crollato provoca certamente sgomento e dolore,il pensiero corre alle povere vittime il cui numero è purtroppo ancora in corso di accertamento. Bravo il Ministro Salvini che nell’immediatezza dell’intervento ha avvertito, cosa rara ultimamente, di ringraziare Vigili del Fuoco e Forze dell’ordine impegnati nell’intervento di soccorso in atto. Cosa fare in simili condizioni? Riteniamo di non doverci limitare al coro di legittima disperazione ma rappresentare la sdegnata denuncia di simili situazioni di pericolo nella nostra città, segnalato da tanti cittadini e da noi sottolineato in un articolo pubblicato il 4 maggio di quest’anno dal titolo “Castelvetrano :cronaca di una tragedia annunciata? Speriamo di no” invocando gli opportuni interventi da parte delle Autorità interessate. E’ visibile a chiunque, anche a un non addetto ai lavori. la pericolosità del “fungo” dell’acquedotto idrico di Via Mascagni. La trama di cemento armato presenta evidenti pericoli di collasso statico per via della ruggine che sta corrodendo i grossi cavi ferrosi da troppo tempo scoperti dal cemento scoppiato. Non ci risulta ad oggi che sia stato effettuato alcun intervento per porre in sicurezza la zona considerato che il serbatoio incombe sulle case sottostanti. Potrebbe essere in questo periodo una facile critica agli Amministratori? Assolutamente no. Riteniamo giusto pretendere la necessaria attenzione quando si parla di incolumità pubblica e di essere eventualmente rassicurati se non si ravvisa pericolo, o di vedere immediatamente risolto se, invece, se ne dovesse accertare l’alto grado di pericolosità. Urge adottare i provvedimenti cautelativi per scongiurare l’eventuale disperazione dopo o la inutile ricerca dei responsabili, alle povere vittime dei disastri non interessa più.
Maurizio Franchina
Il Circolaccio
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