Situazione strutturale critica del serbatoio di contrada Giallonghi
E’ doveroso e imprescindibile denunciare un pericolo per l’incolumità pubblica con carattere di assoluta urgenza per evitare che, come spesso accade, le recriminazioni vengano fatte nelle onoranze funebri.
L’affermazione della legalità costituisca sicurezza sociale preventiva piuttosto che indispensabile attività repressiva. Demolire le abitazioni abusive a Triscina? Lo Stato afferma così la legalità? A distanza di poco più di 60 Km in linea d’aria, sempre in territorio nazionale italiano, a Carini per l’esattezza, ai cittadini non è consentito l’accesso al demanio marittimo perchè le abitazioni costruite quasi su palafitte sul mare, LEGALMENTE, hanno pure la concessione dell’uso della battigia corrispondente. Ancora una volta la Giustizia viene affermata dai servizi televisivi delle “iene”. Interrogato appositamente un potente usufruttuario di tale privilegio, assieme ad altri presenti ed omologhi, si contrappone al giornalista in modo assolutistico cacciandolo dalla ” sua proprietà”!!! Possiamo correre il rischio di possibili ripercussioni ricordando quanto evidenziato circa il tenutario in questione? Il Magistrato Aldo Rizzo!
Per carità, nessuna polemica. Fa già troppo male constatare quanto sia diventata una dolorosa barzelletta che “la Legge è uguale per tutti”. Ma sulle demolizioni di Triscina ritorneremo con la necessaria passione umana, civile e sociale. Per le case di Triscina i soldi si sono trovati e per quello di cui parleremo adesso?
Comunque quello non era territorio di Castelvetrano, quindi tutto è legale, torniamo al nostro territorio dove tutto è illegale per lo Stato, anche la sicurezza pubblica.
Oggi serve sottolineare l’urgenza di un intervento immediato per la rimozione di un pericolo per l’incolumità pubblica costituito dalle pericolanti condizioni statiche del serbatoio idrico collocato proprio vicino al nuovo edificio comunale di via delle Rose, precisamente in via Mascagni.
Vane, al momento le segnalazioni avanzate da tempo dai cittadini abitanti nel circondario, malgrado anche altre pubblicazioni, esattamente il 13.10.2015 veniva pubblicata dal giornale on line Castelvetranonews, nella rubrica “il lettore scrive” la seguente lettera:
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione della lettrice Francesca Di Benedetto che denuncia la situazione precaria in cui versano parti in cemento dell’acquedotto di Castelvetrano:
“Gentile redazione, vi scrivo in quanto preoccupata per la situazione in cui vige la struttura a forma di clessidra, deputata a deposito d’acqua presso l’acquedotto sito in via Mascagni, essendo residente in zona ho notato da diversi mesi la mancanza di calcestruzzo in alcune parti dei pilastri portanti.
Io, unitamente ad altri residenti in zona, abbiamo già segnalato la cosa a mezzo di lettera firmata e protocollata al Sindaco e al responsabile dell’acquedotto nel mese di marzo c.a. chiedendo un controllo della struttura e un eventuale intervento, ma ad oggi non è ancora intervenuto nessuno. Mi preme attenzionare la situazione in quanto la struttura a mio avviso non dà garanzie di sicurezza. Grazie”.
Sulla problematica denunciata dalla lettrice la Redazione ha sentito il Sindaco che ha dichiarato di essere a conoscenza della problematica e sulla quale si sta lavorando.
Considerando che ci stanno lavorando dal 2015, potremmo sapere questi lavori a che punto sono?
Crediamo utile ricordare che esiste il reato di culpa in vigilando al quale auspichiamo di non dover ricorrere perchè preferiamo chiedere con la necessaria urgenza l’intervento della Pubblica Amministrazione e , laddove indispensabile, della Procura della Repubblica. Signori Tecnici, se per caso non lo ricordate siamo in una zona sismica, fate le dovute deduzioni.
Maurizio Franchina
Il Circolaccio
2 thoughts on “Castelvetrano :cronaca di una tragedia annunciata? Speriamo di no”