
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo ed il Ros dei Carabinieri stanno dando esecuzione – in un’operazione congiunta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo – ad un provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Penale e Misure di Prevenzione, nei confronti di Giovanni Savalle, esperto fiscale-tributario ed imprenditore operante nel settore alberghiero ed immobiliare.
Giovanni Savalle
Chi è Giovanni Savalle? Un pesce grosso, per gli esperti di antimafia. Imprenditore di Castelvetrano in provincia di Trapani, residente a Mazara del Vallo, Savalle secondo atti di svariate inchieste e polizie giudiziarie – dal Ros alla Guardia di Finanza, dalla Polizia di Stato alla Dia – è legato al suo concittadino Matteo Messina Denaro, l’inafferrabile numero uno di Cosa Nostra.
I finanzieri e i carabinieri del Ros hanno messo gli occhi sulla sua scalata imprenditoriale, scoprendo che Savalle avrebbe goduto dell’appoggio di mafiosi quali Filippo Guttadauro, cognato di Messina Denaro, Giuseppe Grigoli, braccio economico del latitante e business man della grande distribuzione alimentare, l’imprenditore Rosario Cascio. Con il loro appoggio avrebbe creato un impero economico.
Giovanni Savalle, figlio del noto commercialista Pino Savalle che per anni è stato ragioniere dell’ospedale di Castelvetrano e consigliere comunale, era già finito sotto inchiesta per alcuni lavori pubblici in campania e per la società ATLAS cementi dove era socio Gianfranco Becchina
Giovanni Savalle, presidente della società proprietaria del Kempinski di Mazara del Vallo raccontava la sua esperienza. “ Un successo legato anche all’eccellenza dei nostri chef”.
A Mazara del Vallo, appena due anni fa,-diceva in una intervista- un’oasi paradisiaca che arricchisce questa parte di Sicilia occidentale, già provvista, per la verità, di numerose bellezze artistiche. Basta citare Selinunte, Mozia, Erice, Segesta, dotata di attrattive naturali e paesaggistiche davvero suggestive. Citiamo la celebre San Vito, il golfo di Castellammare, Scopello, la riserva dello Zingaro, il monte Cofano che sovrasta Castelluzzo.
ll «Kempinski Giardino di Costanza», è un resort di 99 stanze, risultato di un investimento fatto dalla società Medieterranea (il Kempinsky è arrivato dopo, si tratta di un network turistico che ha sparse nel mondo 52 strutture ma da tempo sembra che erano in crisi i rapporti con la società che aveva costruito l’albergo) e che ha usufruito di capitali pubblici quanto privati, e secondo la magistratura di mezzo ci sarebbe stata la cresta sui soldi pubblici. Presidente della società che realizzò il resort, Mediterranea spa, dentrola SicilyHouse, è Giovanni Savalle, di Castelvetrano
Adesso il sequestro
Fonte : Ansa
Il Circolaccio