
Il “golpe” del Colle: ferma i populisti e chiama l’uomo di Renzi “amico” di Bruxelles, banche e mercati
Mattarella avvia il governo Cottarelli fatto da tecnici vicini al PD
Chi è Carlo Cottarelli (Cremona, 1954)
E’ un economista con diversi incarichi dati da Letta e Renzi
Biografia
Laureato in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università di Siena, ha conseguito il master in Economia presso la London School of Economics.[2] Ha lavorato nel Servizio Studi della Banca d’Italia (1981-1987), Dipartimento monetario e settore finanziario, e dell’Eni (1987-1988).[2]
Dal settembre 1988 lavora per il Fondo monetario internazionale (FMI)[2] nell’ambito del quale ha fatto parte di diversi dipartimenti: Dipartimento europeo, del quale è stato vicepresidente; il Dipartimento monetario e dei capitali; il Dipartimento Strategia, Politica e Revisione, del quale è pure stato vicepresidente, occupandosi tra l’altro di riforma della sorveglianza; il Dipartimento Affari Fiscali.[3] Nel 2001 è stato Senior Advisor nel Dipartimento Europeo come responsabile per la supervisione della attività del FMI in una decina di Paesi, ed è capo della Delegazione del FMI per l’Italia e per il Regno Unito. In passato è stato capo delle delegazioni del FMI per diversi Paesi europei tra i quali l’Ungheria e la Turchia.[2]
Dal novembre 2008 al 2013 ha assunto l’incarico di Direttore del Dipartimento Affari Fiscali del FMI.[3] Inoltre è stato responsabile per lo sviluppo e la pubblicazione di Fiscal Monitor, una delle tre riviste del FMI.[3] Ha scritto diversi saggi sulle politiche e istituzioni fiscali e monetarie, libri sull’inflazione, politica monetaria e tassi di conversione.
L’incarico di commissario alla revisione della spesa
Nel novembre 2013 è stato nominato dal Governo Letta Commissario straordinario per la Revisione della spesa pubblica.[4][5][6][7] L’attività del Commissario straordinario riguarda le spese delle pubbliche amministrazioni, degli enti pubblici, nonché della società controllate direttamente o indirettamente da amministrazioni pubbliche che non emettono strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati.[8]
Il 1° novembre 2014, su nomina del Governo Renzi, è diventato direttore esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale. Per questo motivo il 30 ottobre del 2014 ha lasciato l’incarico di commissario alla revisione della spesa. In un’intervista rilasciata poco prima del termine dell’incarico ha parlato della difficoltà a relazionarsi, prima ancora che con il sistema politico, con quello burocratico, a suo dire chiuso ed estremamente impermeabile ad ogni azione finalizzata a modernizzarne l’attività.[9]
Fonte Wp
Il Circolaccio