
La strategia di Renzi per riprendersi il Pd e bloccare il governo populista
La strategia di Renzi per riprendersi il Pd
Renzi sapeva benissino che, Di Maio e i suoi amici , avrebbero ottenuto la maggioranza dei voti. Sapeva anche che, dopo la bocciatura del suo referendum ad opera anche dei suoi compagni di partito , ( lo volevano trombare) , il pupillo delle banche europee non avrebbe avuto più nulla da perdere. Muore Sansone con tutti i filistei. Niente cambiamento istituzionale e allora eccovi servito il papocchio del “Rosatellum”
Dopo la batosta alle nazionali, Renzi lavora per il suo nuovo progetto politico che prevede uno spostamento al centro della politica italiana la sua azione. Necessario mettere all’angolo avversari interni ed esterni.
Renzi e chi lo collabora con fedeltà, sa bene che con un sistema proporzionale puro,è difficile governare. Se non hai la maggioranza assoluta non puoi fare nulla . Renzi sa bene che il presidente della Repubblica può condizionare le scelte sul premier. Il Movimento 5 Stelle prende 11 milioni di voti e di fatto non può governare. Tenta di fare un governo con il PD e Renzi li manda a quel paese. del resto, gli organi di scuderia sono questi: i grillini devono cadere nella trappola. I grilli osano e convincono Salvini a lacerare il rapporto con il Cavaliere Berlusconi che sotto banco ha sempre trattato con il PD. L’accordo Salvini Di Maio, Renzi seppur lungimirante non lo aveva previsto del tutto. Aveva però previsto il piano B con Mattarella che a Renzi deve moltissimo. Mattarella diventa presidente su indicazione di Renzi e questo, non si deve dimenticare. Risultato? La strategia di Renzi mette in condizione il “sistema” vicino alle banche di disinnescare il forte governo populista che avrebbe creato non pochi problemi alle banche e asi poteri economici europei. Niente di più semplice. Mattarella prova a far litigare Salvini e Di Maio e non ci riesce. La stampa pagata dalle Lobby cercano di delegittimare il professor Conte senza riuscirci. A fermare il Governo Conte reastava Mattarella e cvome si conviene in questi casi un gentiluomo mantiene gli impegni e Mattarella ha detto “NO” come ordinato da chi lo ha voluto presidente. Bravo Renzi, Andreotti si sarebbe inchinato a cotanta bravura politica. E gli italiani? E la democrazia? Chi se ne frega. Prima di tutto l’Europa!
Il Circolaccio
Farinata Degli Uberti