L’Espresso, come annunciato pubblica oggi l’intervista ad un testimone d’eccezione che “dice” d’aver incontrato Matteo Messina Denaro a Palermo
” Il padrino si è fatto la plastica in Bulgaria, ha problemi di salute“
L’incontro sarebbe avvenuto a Palermo nella zona del porto 10 anni fa. Gli inquirenti che stanno indagando su tutte le informazioni date da “Gino”, questo il nome in codice dato dall’Espresso al super testimone, ritengono attendibili le sue dichiarazioni. Ci sono già riscontri investigativi importanti. Lo scenario rappresentato da “Gino” è , a dir poco inquietante. “lo Zio” cosi chiama Matteo Messina Denaro, si è sempre mosso tranquillamente per anni In Italia e anche all’estero. L’uomo più ricercato d’ Italia, secondo quanto riferito, è stato più volte in Calabria, Toscana, Liguria e anche all’estero. Addirittura, il testimone afferma che Il boss di Castelvetrano si sarebbe fatto operare al volto , per cambiare i connotati , in una clinica in Bulgaria.
Gino è un pregiudicato che ha avuto a che fare con ndrangheta e mafia. Messina Denaro, si presentò a Palermo , all’incontro , in compagnia di due siciliani e un calabrese. Gino doveva consegnare una valigia piena di soldi proveniente dalla Toscana.
Gino è un fiume in piena. Parla di una rete di fiancheggiatori lontani da Trapani. Il Boss, dopo varie operazioni di Polizia nel suo territorio, si sarebbe fatto aiutare dai ndranghetisti e da mafiosi residenti in altre regioni d’Italia. Secondo il testimone, Messina Denaro, già da tempo avrebbe fatto spostare i suoi interessi in Toscana. A Pisa, in particolare Matteo Messina Denaro si è recato spesso per i suoi affari e anche per farsi curare. Altra Città frequentata dal boss è Lamezia Terme. Addirittura il super testimone avrebbe consgnato foto degli incontri di Messina Denaro in queste località.Dopo avere preso accordi con “lo Zio” , Gino, Cominicia ad aver contatti con Francesco Guttadauro, figlio di Carlo, e fratello del portavoce di Messina Denaro, Filippo Guttadauro, attualmente in carcere.
A questo punto Gino parla di un nipote di Guttadauro, Nicola Russo di 43 anni cugino di primo grado di Francesco Guttadauro (sono entrambi figli di un fratello e di una sorella) che un magistrato in servizio a Trieste. il nome è diverso, ma gli intrecci familiari secondo L’Espresso, riconducono al padrino di Castelvetrano. in ogni caso , la famiglia Guttadauro è da considerarsi integra al sistema mafia, viste le varie condanne definitive. Russo, ha sempre lavorato lontano dalla Sicilia e fin ora, non è mai stato sospettato di nulla. Dalle dichiarazioni di Gino si evince che Matteo Messina Denaro ha una particolare simpatia per i resort toscani e anche per i medici di quella regione. E’ stato più volte a Forte dei Marmi in un resort di pregio , con piscina e SPA. Andava spesso in Liguria per affari e per il mare. Insomma, mentre gli inquirenti siciliani facevano terra bruciata nel trapanese, “LO ZiO ” se la godeva nelle belle località della Toscana e della Liguria.
Messina Denaro, da quanto riferito da Gino si muove come un capo di Stato. Prima di raggiungere una località sa che può stare tranquillo. Si apre uno scenario davvero complesso. Chi ha aiutato il boss in Toscana e Liguria?
L’Altro aspetto inquietante che salta fuori dalle dichiarazioni di Gino riguardano lo stato di salute di Matteo Messina Denaro .
Il boss, avrebbe seri problemi renali e agli occhi.
LO Zio , si sarebbe fatto curare in una prestigiosa clinica toscana dove è stato sottoposto più volte a dialisi. E’ stato più volte in cliniche specializzate all’estero nella cura di patologie oculari. Il boss avrebbe difficoltà visive che non gli consentono più di guidare.
Se questo scenario verrà confermato dai magistrati, si apre un nuovo capitolo sulla ricerca del latitante. Come ha fatto Messina Denaro a farsi curare a fare la bella vita ad incontrarsi con i suoi “veri” fiancheggiatori in tutta Italia e all’estero senza farsi beccare? Qualcuno lo chiama Diabolik e forse lo è davvero. Se tutto quello che ha dichiarato Gino risultasse vero, anni di indagini, arresti e confische, potrebbero risultare “carta straccia”. Mentre Castelvetrano e il territorio veniva colpito dalle bombe per colpa sua, Lui, “spertu” aveva già trasferito tutti suoi interessi in zone più tranquille come la Toscana e la Liguria. Del resto, uno come Messina Denaro, gioca sull’anticipo. e’ evidente da quello che riferiscono i testimoni. Quando arrivano gli inquirenti Lui è già lontano. Dopo queste dichiarazioni il mistero su Messina Denaro si infittisce
Fonte : L’Espresso
Il Circolaccio