La Mafia, uccide per vendetta eliminando il corpo
Certa Antimafia “uccide” per convenienza eliminando la dignità delle persone
Sonia Alfano ha sempre combattuto contro mafia e malaffare della politica senza “appartenere” a certe associazioni o movimenti politici . “Ci sono persone che sull’antimafia hanno costruito carriere, non solo politiche”.
Occorre una nuova stagione dell’antimafia fatta più di confronto con i territori per far ripartire zone martoriate dalla mafia e dall’antimafia. Più concertazione costruttiva e meno uso del fango o delle vendette strategiche per eliminare possibili avversari
Se ancora super boss come Messina Denaro sono in libertà , risulta evidente che qualcosa non ha funzionato
TRA VENDETTE E GIUSTIZIA di Vittorio Sgarbi
Quando temi che qualcuno possa farti male per le tue idee, è come avere lo stesso terrore verso colui che agisce con un sistema che è simile al metodo mafioso. China il capo e stai zitto e nessuno ti toccherà!
Il vero abuso è quello dell’antimafia. Abuso di potere e abuso del «marchio» mafia, per vantaggio personale e per privilegi inconfessabili, che vengono fatti passare per faticose restrizioni subite, come le scorte, gli aerei di Stato, le case blindate di falsi eroi. Una retorica insopportabile e intrinsecamente criminale. Un vero abuso di potere, che portò allo scioglimento per mafia (giudicato illegittimo dal Consiglio di Stato) dei comuni di Ventimiglia e di Bordighera. Abusi, abusi continui, prepotenze, carriere facili; questo è il retroscena dell’antimafia in lutto per la morte di Riina. Adesso è Matteo Messina Denaro a dare senso a tutto il mondo dell’antimafia, dove entrano in gioco molte componenti e spesso poco conosciute. I milioni spesi per la trattativa Stato-mafia, pervicacemente incardinata tra il 1992 e il 1993, con il pentito eccellente Massimo Ciancimino, appena condannato a sei anni di reclusione per calunnia aggravata provata nei confronti di Gianni De Gennaro, ex capo della polizia, e di molti altri coinvolti nella finzione teatrale di una mafia, a immagine e somiglianza dei teoremi utili ai magistrati. Come ha indicato Fiammetta Borsellino, gran parte di queste inchieste, che non hanno individuato i veri colpevoli, sono forme di depistaggio.
Una verità amara per lo Stato che, per molti anni, ha continuato a fingere di non vedere le complicità di amministratori locali con le multinazionali che hanno cancellato i paesaggi meridionali con «le energie rinnovabili», per affari miliardari in cui la mafia ha trovato il suo nuovo pascolo. La Sicilia è vittima, e i danari si distribuiscono per l’Europa. La pressione mafiosa è tale, con il contributo minaccioso e dell’antimafia, che le isole Canarie sono frequentate da settantacinque milioni di persone e la meravigliosa Sicilia, mortificata, da sei milioni e mezzo. Poi se la prendono con i forestali.
Una verità amara per lo Stato che, per molti anni, ha continuato a fingere di non vedere le complicità di amministratori locali con le multinazionali che hanno cancellato i paesaggi meridionali con «le energie rinnovabili», per affari miliardari in cui la mafia ha trovato il suo nuovo pascolo. La Sicilia è vittima, e i danari si distribuiscono per l’Europa. La pressione mafiosa è tale, con il contributo minaccioso e dell’antimafia, che le isole Canarie sono frequentate da settantacinque milioni di persone e la meravigliosa Sicilia, mortificata, da sei milioni e mezzo.
Fonte : articolo di Vittorio Sgarbi pubblicato da Il Giornale
Il Circolaccio