Il commissario Caccamo ha una lunga esperienza di nomine in comuni sciolti per infiltrazioni mafiose.
Diverse le esperienze maturate nei comuni calabri. Anche a Scalea denunciò il problema delle tasse evase e con le stesse modalità che i castelvetranesi hanno conosciuto lo scorso mese.
E’ stato sempre il Ministro Minniti ,uomo forte del PD a proporlo. Stranamente, il vice prefetto Caccamo, fresco di nomina , come commissario a Bova Marina il 24 maggio del 2017 , viene ordinato e trasferito da Minniti commissario al comune di Castelvetrano ,nel giugno dello stesso anno.
Dai blog calabresi
24 maggio 2017
Nominate le commissioni straordinarie per i Comuni di Gioia, Laureana e Bova Marina
Nella seduta del Consiglio dei ministri dello scorso 11 maggio, su proposta del ministro dell’Interno Marco Minniti ed a seguito della relazione predisposta dal prefetto di Reggio Calabria, è stato deliberato lo scioglimento dei consigli comunali di Gioia Tauro, Bova Marina e Laureana di Borrello per accertati condizionamenti dell’attività amministrativa da parte di infiltrazioni criminali. «La gestione del comune di Gioia Tauro – riferisce una nota della prefettura -, per la durata di diciotto mesi, è stata affidata a Franca Tancredi, viceprefetto, a Vito Turco, viceprefetto aggiunto e a Berardino Nuovo, funzionario economico finanziario. Per il medesimo periodo, il presidente Mattarella su disposizione del Governo ha nominato la commissione straordinaria alla guida del Comune di Bova Marina che e’ composta da Salvatore Caccamo, viceprefetto, da Alberto Grassia, viceprefetto aggiunto e da Vito Laino, funzionario economico finanziario. Il Comune di Laureana di Borrello, infine, sarà amministrato, parimenti per diciotto mesi, da Maria Luzza, viceprefetto, da Adele Mirra, viceprefetto aggiunto e da Matteo De Marinis, funzionario economico finanziario».
Commissariamento Comune di Bovalino – Il Consiglio dei Ministri nella seduta n. 123 del 14/07/2016 ,, ha deliberato la nomina di Salvatore Caccamo a commissario di Bovalino
Commissariamento del comune di Scalea fino al maggio 2016
Le tasse non le pagano anche in Calabria a Scalea Caccamo lo dice chiaro ma Striscia la Notizia non fu chiamata
«Né la tassa sui rifiuti, né le imposte sulla pubblicità né sull’acqua. E nessuno dei dirigenti aveva mai sottoposto la questione agli organi competenti». Si è lamentato così, davanti alla commissione Antimafia, l’ex commissario prefettizio del Comune sciolto per ’ndrangheta Salvatore Caccamo, il viceprefetto mandato dal Viminale per gestire l’ordinaria amministrazione prima delle nuove elezioni dello scorso 5 giugno”
IL COMMISSARIO «Durante il periodo in cui ho svolto l’incarico di commissario a Scalea ho ereditato una situazione abbastanza grave sia per la gestione amministrativa dell’ente sia soprattutto per la situazione economico finanziaria». A dirlo è stato il viceprefetto Salvatore Caccamo, già coordinatore della commissione straordinaria per la gestione del comune di Scalea davanti all’Antimafia che prosegue l’attività di approfondimento sulle amministrazioni locali sciolte per mafia e rinnovate alla passata tornata elettorale.
«Quando mi sono insediato non era stato approvato il bilancio di previsione del 2014 – ha spiegato Caccamo – e la situazione del comune presentava forti criticità, correlata a una mancata fiscalità locale: il comune di Scalea poca aveva curato l’aspetto relativo alle entrate tributarie del Comune, la situazione finanziaria presentava un deficit di 24 milioni che durante la gestione commissariale si è ridotta a 15 milioni di euro».
Fonte Blog Calabria
Redazione Il Circolaccio