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Quando si studia per imparare è necessario spesso leggere e rileggere un libro o una dispensa.Frequentare e seguire il professore
Come alcuni studenti “camurriusi” proviamo a capire cosa studiamo
Per aver conto del metodo della “raggera” non basta solo leggere le carte. Occorre contestualizzare tutto. I movimenti, le persone che entrano nella scena, gli investimenti e le decisioni prese da chi detiene il potere.
Come in un film di Costa Gravas il colpevole non è uno solo e non arriva mai al tempo che il pubblico si aspetta.
Quello che accaduto in questi in anni in Sicilia e a Castelvetrano in particolare, non è frutto di una semplice imposizione del boss locale. Anche uno studente al primo anno di Economia lo capirebbe. Con umiltà, Il Circolaccio sta cercando di capire la teoria della “raggera”. Qualcuno ha imposto e fatto applicare un sistema ben collaudato e allo stesso tempo capace di far passare da mani sicure montagne di soldi senza che nessuno potesse scalfirlo e per molti anni.
Ancora una volta diventa centrale la lunga deposizione che Giuseppe Grigoli sottoscrive ai giudici marsalesi durante il suo processo.
Grigoli che stupido non è, capisce che la musica è cambiata.
Nel corso del processo comprende che stavolta nessuno lo potrà tirare fuori dai guai e tenta il possibile per salvare se stesso e la sua famiglia. Comincia a raccontare particolari a di poco inquietanti. Con parole sue descrive la “legge” di Messina Denaro nel territorio e superficialmente parla della “raggera”. Forse la conosce poco, oppure teme ritorsioni.
Grigoli afferma:” Signor Giudice Messina Denaro mi spiegò gli ordini che valevano su Castelvetrano e quelli che dovevo seguire per le città del territorio”.
Il Giudice chiede: “e quali erano questi ordini?” Grigoli non ci pensa due volte e comincia spiegare:” A Castelvetrano, -mi disse Messina Denaro – nessuno paga il pizzo, fuori si paga.
I commercianti piccoli, gli artigiani non li disturba nessuno. Ci campano. Su Castelvetrano la regola era quella che Io , aprendo grandi supermercati e depositi dovevo assicurare posti di lavoro ai loro amici, far lavorare le ditte di movimento terra e del cemento indicate dalla famiglia e dare soldi quando richiesti”.
Se tutto questo non era “pizzo” allora cosa era?
Quando il giudice chiede come faceva a dare soldi alla famiglia del boss attraverso Filippo Guttadauro , Grigoli parla degli acquisti fittizi. E qui apre il primo importante elemento di riflessione del complesso gioco di carte della “raggera” che va contestualizzato. Attraverso gli acquisti fittizi ,Grigoli riusciva a liberare contante dalle casse dell’azienda, da poter dare a Guttadauro. Quindi , oltre all’imposizione delle ditte amiche e probabilmente anche di certi professionisti compiacenti, Grigoli doveva generare soldi liquidi.
In pratica l’acquisto fittizio è generare una compra vendita aumentata nel suo reale valore o non consegnata del tutto. Cosa diversa dalla fatturazione falsa che è facilmente individuabile. In questo caso tutto doveva avere un senso compiuto. Non è importante se l’opera serva, importante è farla
Come funziona l’acquisto o la vendita fittizia? Lo stesso Grigoli ha difficoltà a spiegarlo
Facciamo un esempio:
La ditta A ordina del materiale X per una costruzione o per lavori diversi alla ditta B
L’ordine è di 30 tonnellate di materia X, in realtà non arriveranno mai per l’intero. La ditta B compiacente emetterà fatture e bolle di consegna, per 30 tonnellate di materia X ma ne consegnerà molto meno
. La ditta A che fa i lavori, pagherà regolarmente le fatture per l’intero importo. I lavori saranno compiuti. Tutti i documenti sono in regola e anche i passaggi di denaro.
Chi controlla l’avvenuta consegna di un materiale di consumo consegnato al 100%?
Il meccanismo sembra quasi perfetto ed applicabile a vari generi di affari. Un trucchetto per generare liquidità e plus valenze difficile da stanare. In pratica, però, i materiali X non saranno mai consegnati come ordinato. Di 30 tonnellate di materiale X, solo una parte verrà consegnata e utilizzata . Nelle bolle risulterà l’avvenuta consegna ma il valore sarà diverso. Questo metodo genera notevoli flussi di cassa che possono essere facilmente elusi. Se fatturo 100 e mando merce reale per 50 va da se che gli utili diventano enormi. Ovviamente, un sistema simile vive di una filiera molto bene organizzata fatta di compiacenze di vario genere e di grandi giri di denaro .
Sporcarsi le mani per chi controlla il territorio, secondo anche quello che alcuni collaboratori recenti hanno dichiarato , deve produrre notevoli quantità di denaro. Il sistema è servito anche con i lavori pubblici?. Nel pubblico deve essere ben collaudato e di facile applicazione.Probabilmente è stato usato come metodo “nuovo” per sostituire il vecchio criterio delle “varianti in corso d’opera ” o dell’aumento dei prezzi. Con i ribassi d’asta, questi vecchi sistemi sono diventati desueti. Troppi e ripetuti controlli anti corruzione.
Insomma , più si infittiscono i controlli e più ingegno occorre per far soldi sporchi
Grigoli ha dovuto rispettare queste regole e lo ha anche ammesso e tutti gli altri ? Possibile che i grandi lavori pubblici e privati degli ultimi 20 anni nel territorio di Castelvetrano siano sfuggiti alle “ferree” leggi del super latitante? Voi che ne pensate?
Continua
La redazione del Circolaccio