Luciano Perricone portavoce del movimeno “LIBERI E INDIPENDENTI” e candidato a sindaco nelle scorse elezioni comunali interviene sull’ ennesima criminalizzazione della città di Castelvetrano perpetrata su tutti i media per la questione relativa ai tributi comunali non pagati.
Ciò che è accaduto nei giorni scorsi , in merito alle denunce pubbliche fatte dai commissari comunali non può lasciare indifferente chi ha a cuore le sorti della comunità castelvetranese . E’ necessario fare chiarezza e accertare la verità su ogni cosa che riguarda la gestione dei tributi. I residui attivi del bilancio sono cosa ben diversa dal giornalistico “buco di bilancio, così come presentato dai media”. Leggere su alcuni quotidiani nazionali “Castelvetrano zona franca per la presenza di Matteo Messina Denaro” non può lasciare indifferenti.
Rimanere in silenzio davanti ad accuse così gravi sa di vigliaccheria. Mi sorprende l’assenza di reazioni anche dai precedenti amministratori di questa città ai quali si riferiscono alcune contestazioni. La cosa ancora più grave che viene attaccato solo il periodo dell’Amministrazione Errante. Come se tutte le responsabilità riferite dai commissari potessero essere attribuite all’ex sindaco e non alle precedenti amministrazioni. Con argomenti cosi delicati non si può sparare nel mucchio. E’ necessario fare chiarezza e rispondere con le carte in mano. Solo la ricerca della verità può dare nuovamente dignità ai tanti castelvetranesi che pagano le tasse ,lavorano con grande sacrificio e coinvolti ingiustamente nella gogna mediatica. Anche su chi non ha pagato le tasse è necessario fare alcuni distinguo. Come in tutta la Sicilia ,esiste una evasione per necessità. Anche se la legge va rispettata, ci sono casi in cui occorre cercare di mediare con i cittadini che vivono momenti di grande sofferenza. Cosa diversa sono invece i “furbetti”. Ecco perché mi impegnerò a leggere tutti gli atti per capire come si è potuto arrivare ad una somma di redditi non riscossa elevata e che si riferisce ad oltre 10 anni di gestione. Sul fronte dei Tributi, se alcuni di essi sono caduti in prescrizione la commissione prefettizia accerterà le responsabilità del caso così come prevede la legge. Vale comunque la pena rammentare a qualche smemorato amministratore o distratto commentatore che con l’amministraione Errante sono stati adottati diversi provvedimenti tesi al recupero delle somme.
1)con delibera di giunta 375 del 23.10.2012 veniva istituito con bando pubblico l’Albo comunale degli Avvocati esterni per l’affidamento di incarichi tendenti al recupero dei crediti vantati dall’Ente;
2)con delibera 30 del 30.7.2012 il consiglio comunale approvava il regolamento per la introduzione dell’addizionale IRPEF;
3)con delibera n°72 del 28.11.2012 il Consiglio Comunale disponeva la rateizzazione nel pagamento in numero 4 rate della TARES e ciò per tutti gli anni successivi;
4)con delibera di giunta 131 del 28.4.2014, ratificata dal consiglio con delibera 36 dell’11.6.2014, veniva istituita l’imposta di soggiorno;
5)con delibera di giunta 480 del 2.12.2014 è stata indetta una gara a livello europeo per l’affidamento a società esterna del servizio del recupero coattivo dei tributi (già la società opera da circa 2 anni);
6)con delibera di giunta n.501 del 12.12.2014 veniva formalmente istituito il servizio riscossioni e compensazioni crediti;
7)con provvedimento sindacale n°5 del 20.1.2016 veniva nominato un funzionario supervisore per verificarne la funzionalità e i risultati prodotti nell’ambito della riscossione;
8)con determina sindacale n°46 del 20.1.2016 è stata trasferita la competenza nella riscossione dei canoni idrici, dal settore tecnico al settore tributi, con potenziamento del personale e con la nomina di un funzionario a ciò deputato; 9)con delibera 42 del 27.1.2017 veniva approvato il regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse, sì come previsto dall’art. 6-ter del decreto legge n.193 del 2016, convertito con legge n. 225 del 2016, riguardante provvedimenti di ingiunzione di pagamento, di cui al regio decreto n. 639 del 1910, notificati negli anni dal 2000 al 2016.
Dunque, asserire che poco è stato fatto in questi 5 anni è davvero ingiusto. Occorre ricordare anche che per colpa della crisi ecoomica e delle attività di repressione da parte degli inquirenti contro il fenomeno mafioso molte attività a Castelvetrano sono andate fallite o hanno chiuso i battenti . Adesso, vista la forte denuncia dei commissari , che va assolutamente valutata in tutti gli ambiti ,è necessario capire chi sono questi grandi evasori e quanti debiti ha il comune vista la differenza di cifre da loro riportata rispetto alla documentazione conosciuta. Chi ha commesso degli errori va perseguito. Serve fare chiarezza e cercare di recuperare le somme non pagate per restituirle alla collettività. Le strumentalizzazioni facili non serveno a far uscire Castelvetrano da questa grave situazione
Luciano Perricone Movimento Liberi e indipendenti