Stamattina a Castelvetrano è stata presente una troupe della trasmissione televisiva Le Iene.
La Iena Ismaele La Vardera ha intervistato i castelvetranesi, chiedendo cosa ne pensano del necrologio apparso sul Giornale di Sicilia qualche giorno fa, che commemorava l’anniversario della morte del padre del latitante Matteo Messina Denaro.
Come al solito, vengono puntati i riflettori su questa nostra Città sempre per lo stesso motivo.
Stanno intervistando tante persone (anch’io sono stato intervistato) ma la cosa che ho potuto notare è che le interviste sono indirizzate per la stragrande maggioranza a persone anziane che per mentalità omertosa non sono capaci di esprimere un pensiero libero e a gente che per nulla può rappresentare i cittadini castelvetranesi essendo dei nullafacenti per scelta, gente che vive di espedienti e che spesso esalta le gesta di questi criminali che hanno fatto si che a Castelvetrano sia stata affibbiata un’etichetta che non merita.
Innanzi tutto la domanda sul perché è stato pubblicato il necrologio, dal mio punto di vista non va rivolta ai cittadini castelvetranesi, ma bensì ai responsabili del Giornale di Sicilia . E’ pur vero che il quotidiano fornisce un servizio a pagamento ai suoi lettori, ma dal punto di vista etico e morale sicuramente non devono essere i cittadini a farsi un esame di coscienza, ma i redattori del giornale che hanno solo guardato (spero) l’aspetto economico dell’annuncio. Poi se lo stesso annuncio è stato commissionato solo per commemorare la figura di un defunto o per dare un segnale al territorio, diventa una questione diversa. Nel primo caso ci potrebbe anche stare ma nel secondo no! Assolutamente no! Dare un segnale a chi? Perché? Di sicuro, chi da anni è sulle tracce del latitante, queste cose le sa e soprattutto le attenziona con dovuto interesse, quindi sarebbe il caso che certe ipotesi e valutazioni le lasciassimo fare a chi gestisce le indagini e non ai giornalisti o peggio ai cittadini che sono stanchi di sentir parlare sempre delle stesse cose. Il popolo giornalistico in genere, dovrebbe smettere di creare tutto questo sciame mediatico sulla nostra Città e soprattutto sui cittadini, parlando sempre e solo dell’argomento MAFIA.
Tutto questo rende ancora più assurdo lo stato di degrado, soprattutto culturale e sociale, in cui versa la nostra Città, nonché l’esodo dei giovani.
Castelvetrano e soprattutto i castelvetranesi sono stanchi di essere menzionati solo per Matteo Messina Denaro e per tutto quello che gli gira intorno. Abbiamo cielo, mare, Parco Archeologico, olio, pane nero e i castelvetranesi che devono essere menzionati sono Giovanni Gentile, il Comandante Alfa, Loreta Gulotta, Maurizio Filardo, Fabrizio Ferracane e tanti altri che danno lustro a questa Città.
Confido nell’intelligenza, sia come uomo sia come giornalista, di Ismaele La vardera e spero che oltre a mandare in onda le interviste di alcuni soggetti, mandi e dia risalto alle interviste di tutte quelle persone che non si identificano con questi criminali e che hanno a cuore la dignità e la rispettabilità della Città!
Angelo Tigri