Emergenza rifiuti in Sicilia, l’assessore Figuccia: “Con Musumeci incontreremo il ministro Galletti”
La situazione dei rifiuti nelle città siciliane e belicine in particolare, offende la democrazia, ogni diritto costituzionale e la legalità. I danni ambientali e d’immagine sono incalcolabili. La Sinistra e gli ambientalisti non hanno voluto i termovalorizzatori e adesso la situazione è drammatica
In tutto questo “bordello” la mafia che conta e i politici furbi hanno fatto affari d’oro sulle spalle dei fessi e delle tante parole sulla legalità
Impossibile andare avanti con lo smaltimento nelle discariche, la Regione dovrà portare i rifiuti fuori dalla Sicilia. E contemporaneamente dovrà iniziare a bruciare una parte dell’immondizia che non potrà più andare in discarica, facendo ricorso – riporta il Giornale di Sicilia oggi in edicola – agli unici impianti che possono funzionare come dei termovalorizzatori, i cementifici.
Lavoriamo per superare l’emergenza rifiuti in tutta la Sicilia. E nei prossimi giorni con il presidente Musumeci saremo a Roma per incontrare il ministro Galletti. Oggi in Giunta regionale abbiamo stanziato ulteriori 200 mila euro per fronteggiare, con un intervento sostitutivo, il rischio di sversamento del percolato nel Torrente Mazzarrà a ridosso della discarica per i rifiuti solidi urbani di contrada Zuppa nel comune di Mazzarrà Sant’Andrea”.
Vincenzo Figuccia, assessore regionale all’Energia ed ai Servizi di Pubblica utilita’: “Per martedì prossimo – aggiunge l’assessore – ho convocato una Conferenza di servizi alla quale sono stati invitati il sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, il prefetto di Messina, l’Asp, l’Arpa e i rappresentanti legali della società Tirreno Ambiente spa in liquidazione, gestore della discarica. Il Governo regionale si è fatto carico di un intervento straordinario, davanti ad accertate inadempienze, che consentirà lo smaltimento del percolato per poco meno di 60 giorni con quantità di 50 metri cubi giornalieri. Intanto con il governo centrale lavoreremo per misure strutturali e per porre fine a una fase controversa della gestione delle politiche di igiene ambientali che ha pesato fortemente sulla Sicilia trascinandola agli ultimi posti per le performance di riciclo e differenziazione dei rifiuti”.
Fonte Notizie di Sicilia, GDS
Fonte : Il Circolaccio