E’ bagno di folla per Beppe Grillo a Catania, e oggi tocca a Palermo
Tremano i partiti tradizionali, gli inquisitori di mestiere e i lacchè di palazzo
Piazza dell’università a Catania contiene, secondo le stime fatte in passato, circa quindicimila persone senza calca. Ieri per Beppe Grillo erano certamente di più. Un bagno di folla che ha superato le aspettative per lo Stato maggiore dei 5 stelle superando anche la tappa di Messina di due giorni prima dove, però, c’erano Cancelleri e Di Maio ma non Grillo.
Appare sempre più incerto il risultato del voto quando mancano ormai cinque giorni al silenzio elettorale e sette alla consultazione vera e propria.
“Buonasera Catania, grazie di essere qua”. E’ Luigi Di Maio ad aprire sul palco il comizio a favore di Giancarlo Cancelleri, che, ricorda “tra otto giorni potrebbe essere il nuovo governatore della Sicilia”, con accanto Alessandro Di Battista. Le gente dalla piazza gremita scandisce “presidente, presidente, presidente…”.
“Finora non si è mai vista una piazza così”, è il commento che filtra dal M5S sul numero di persone – di molto superiore a quello della marcia Acitrezza-Catania – arrivato ai piedi del palco.
Prima del comizio serale Grillo era stato in giro per la città (leggi qui e guarda il video)
Grillo ricorda il suo primo sbarco in Sicilia “la nuotata è stata una bella avventura, eravamo venuti a liberarvi e vi siete auto imprigionati di nuovo. Ora, ci sono i sentori per cui si potrebbe cambiare, questo non è un voto, è un referendum”. dice dal palco il comico che guida la formazione pentastellata.
Nota la ricetta del candidato presidente in linea con il mantra pentastellato “C’è la marea stasera in piazza con noi, questa terra ha solo bisogno di essere governata e ci siamo noi. Noi siamo gli unici che parliamo di programmi, gli altri insultano. Agli impresentabili manca il sorriso, sono carico di odio verso di noi. Sorridiamo tutti e mandiamo questa foto a Nello Musumeci”.
E il programma è segnato ai tagli “saranno dimezzati gli stipendi e aboliti i vitalizi” dei parlamentari regionali. “I giovani sono il presente del nostro paese – ha aggiunto – e vogliamo fare tornare tuttiquelli che sono andati via. La Sicilia deve essere un motore dell’Italia e non un peso. La sanità nella nostra terra è stata trattata a calci. Il mio grazie personale – ha osservato Cancelleri – va a medici e infermieri, è grazie a loro se non siamo colati a picco, ma sono troppo pochi. Dobbiamo stabilizzare i precari e fare nuove assunzioni. Facciamo tornare i pazienti e i medici che lavoro fuori dalla Sicilia. I pensionati e le donne incinte non dovranno più pagare esami e cure”.
“Il 5 novembre non si decidono le elezioni politiche, ma i siciliani sono uomini contagiosi e se qui passerà il nostro programma, tutti gli altri cominceranno a crederci che le cose possono cambiare in questo Paese”. dice Luigi Di Maio che continua “Dire io sono incensurato non basta – aggiunge Di Maio attaccando Musumeci – nei reati degli impresentabili ci sono quelli che hanno speculato su salute, strutture e formazione . Se li mandate lì tornano al governo con Musumeci e ci sarà la Sicilia che conoscete già, quella con il doppio della disoccupazione nazionale e il 57% della disoccupazione giovanile”.
“Noi non vi diciamo che risolviamo i problemi in un anno – sottolinea Di Maio – ma noi scegliamo il futuro e lo inseguiamo. Non limitatevi a votare per noi, ma fate andare le persone alle urne. Se vinciamo, gli impresentabili di Musumeci li vedo in un angolo all’Ars mentre Cancelleri gli taglia lo stipendio e il vitalizio. Votate il cambiamento. Dipende soltanto da noi”.
Fonte: Blog Sicilia
Il Circolaccio