Dodici aziende del food siciliano riunite sotto un unico brand per andare alla conquista degli scaffali della Grande distribuzione degli Stati Uniti. È, in sintesi, la fotografia di Gustoso Sicilian Food Excellence, la rete di imprese nata dall’intuizione di Daniele Cipollina, imprenditore palermitano del settore pubblicità e marketing, e Paolo Internicola, direttore generale di Gustoso Import Usa, distributore e unico interlocutore per la Gdo e l’Horeca con sede in Florida, nella zona di Washington DC e a New York. Alla rete di imprese, nata per portare negli Stati Uniti le medie imprese del food siciliano, hanno aderito marchi blasonati del settore: dai Molini Riggi al Birrificio Bruno Ribadi, e poi Made Fruit, Marullo srl, Azienda Vitivinicola Tonnino, Gustibus Alimentari, Miscela D’Oro, Asaro, Pannitteri, Valle del Dittaino, Olive di Sicilia e Gustoso Export

Gli obiettivi sono ambiziosi: nel 2018 il mercato di riferimento sarà quello del Nord America e dal 2019 verrà strutturata la commercializzazione di “Gustoso” in UK e sarà allo studio il possibile ingresso nel mercato cinese. Il volume di affari previsto per i primi 24 mesi di attività, come da piano industriale, è di 25 milioni di dollari.
La prima tappa della road map vedrà il posizionamento di circa 30 linee di prodotto che saranno posizionate presso le insegne Albertons, Walmart e Sam’s Club; l’obiettivo è di avviare un test sui prodotti presso i loro oltre 500 punti vendita, attraverso accordi di collaborazione con i più importanti distributori americani (Reese Group, Kreative Group). Inoltre, Vitale Wine Distribution si occuperà della logistica e della distribuzione commerciale di tutti i vini e liquori a marchio Gustoso.

Vola l’export dei primi 6 mesi. Balzo di Nord e Centro, arranca il Sud
«Con Gustoso – spiega Cipollina – le aziende coinvolte condividono la stessa idea di approccio al mercato, potendo beneficiare di economie di scala. La rete diventa quindi un valido strumento per aggregarsi e vedere migliorata la propria competitività, oltre a poter godere di soluzioni e agevolazioni per presidiare il mercato estero: dalla consulenza specifica relativa all’export alla contrattualistica commerciale, fino all’assistenza per la partecipazione a gare e tender internazionali. Siamo focalizzati in prima battuta sulla realtà siciliana, ma ha l’ambizione di avere prospettive molto più ampie: il concetto di territorialità del Made in Italy si può espandere a tutte le regioni italiane per affrontare nel prossimo futuro tutto il mercato regionale italiano nel suo complesso attraverso il sistema della rete d’impresa».
Fonte IL Sole 24 Ore

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