In questi giorni alcuni siti strombazzano come loro solito notizie di primato sul web. Chi certifica questi dati?
Sono legali queste dichiarazioni di primato tese spesso, ad ingannare le aziende che fanno pubblicità?
Leggete cosa si dice di Alexa la società presa ad esempio da alcuni siti online
Attualmente , In Italia , non esiste una legge che garantisce il controllo dei dati.
Alcuni siti, così attenti a parlar di legalità sulla pelle degli altri , finiscono per mistificare dati inattendibili
Alexa Rank, se la conosci la ignori
Alexa Internet Inc., meglio conosciuta come Alexa, è un’azienda statunitense sussidiaria di Amazon.com che si occupa di statistiche sul traffico di Internet. Come saprai, l’Alexa Rank è un indicatore che misura il traffico (e quindi la popolarità) di un sito web. Qualsiasi webmaster o blogger attento, controlla il valore dell’Alexa Rank del sito web che gestisce e quello dei vari siti concorrenti. Per verificare l’Alexa Rank si può visitare il sito Alexa oppure installare la toolbar di Alexa. In alternativa si può utilizzare un’estensione per Firefox come ad esempio SearchStatus.
Come funziona l’Alexa Rank
Nella classifica di Alexa, più un sito è visitato e minore è il valore del suo Alexa Rank. Oggi il sito numero 1 in Italia, per Alexa è Google. Seguono Facebook, Youtube, Yahoo e altri.
Il problema però è: vale la pena controllare l’Alexa Rank? O meglio: l’Alexa Rank è uno strumento affidabile? I valori mostrati nel sito di Alexa sono attendibili? Beh, Alexa stessa, nel suo sito afferma:
“The traffic rank is based on three months of aggregated historical traffic data from millions of Alexa Toolbar users and data obtained from other, diverse traffic data sources, and is a combined measure of page views and users (reach).”
(
Il traffico si basa su tre mesi di dati aggregati storici aggregati da milioni di utenti
di Alexa Toolbar e dati ottenuti da altre fonti di dati di traffico diverse e rappresenta
una misura combinata di visualizzazioni di pagina e di utenti (raggiungibilità)".
Cioè: la classifica si basa sui dati storici di traffico aggregato di tre mesi, forniti dagli utenti che hanno installato la Toolbar Alexa e sui dati ottenuti da altre fonti diverse di traffico ed è una misura che rappresenta le pagine viste e dei visitatori (reach). Già da qui si capisce che i dati sono parziali: infatti l’Alexa Rank non indica il totale dei visitatori di un sito web. Non può farlo e mai potrà farlo, perché non ha accesso ai dati di log dei vari siti. Tali dati sono accessibili solo ai proprietari dei siti. Ora, quante sono le persone che hanno installato la toolbar di Alexa? Beh, in Italia non molti. Ti dico solo che nel 2007 gli stessi utenti USA calarono parecchio, arrivando ad appena il 14% del totale dei navigatori Internet (fonte: il blog di Alexa). Gli utenti della toolbar di Alexa sono sempre di meno, anche perché molti preferiscono usare le estensioni di Firefox (me compreso). Di servizi come quello di Alexa, è pieno il web. Mi vengono in mente Compete, Websiteoutlook o SwiftAppraisa: si tratta di siti totalmente inaffidabili ed inutili. Sempre Alexa, ci dice che:
“…we do not receive enough data from these sources to make rankings beyond 100,000 statistically meaningful. (However, on the flip side of that, the closer a site gets to #1, the more reliable its rank.) This means that, for example, the difference in traffic between a site ranked 1,000,000 and a site ranked 2,000,000 has low statistical significance…”
Cioè: non abbiamo abbastanza dati per fare delle classifiche significative per i siti con ranking superiore a 100.000. Comunque, più un sito si avvicina alla posizione numero 1 e più affidabile sono i valori che noi forniamo. Ciò significa che, per esempio, la differenza di traffico tra un sito in posizione 1.000.000 e un altro in posizione 2.000.000 ha un basso significato statistico. O meglio: se stai sopra a 100.000, allora i dati che forniamo sono completamente campati in aria.
Perché l’Alexa Ranking non è affidabile
- Non esistono versioni ufficiali della toolbar di Alexa per Safari, Opera, Chrome e altri. Quindi i visitatori che usano browser non supportati non vengono conteggiati nelle statistiche di Alexa
- La maggioranza degli utenti sono cinesi e americani
- I risultati dell’Alexa Rank possono essere taroccati facilmente
- I visitatori che non usano la toolbar di Alexa o relative estensioni di Firefox non vengono conteggiai
- Fonte: Impresa