Sempre più complicato risolvere il danno al sistema idrico

Cosa non ha funzionato per arrivare all’inquinamento fecale e chimico dell’acqua?

Oltre alla spazzatura, l’estate 2017 sarà ricordata per il divieto del consumo idrico in alcune zone cittadine. Sui social gira di tutto. Molti cittadini hanno fatto sapere dell’acqua  non potabile  e dei disagi che stanno affrontando attraverso  i post.

Le lamentele fioccano i cittadini hanno il diritto di sapere cosa è accaduto alla  rete idrica pubblica

L’acqua rimane non potabile in molte zone della città. La paura cresce e tanti cittadini si lavano anche con l’acqua minerale. Le dichiarazioni ufficiali da parte del comune e anche dall’Azienda Sanitaria non convincono. Poi a complicare la situazione il servizio del TG3 Sicilia che lasciava intendere anche il sospetto del sabotaggio. Quest’ultima ipotesi non è stata nè smentita e nè confermata dalle autorità comunali. Questo punto , purtroppo poco chiarito, fa nascere il dubbio che , nonostante i vari interventi per risolvere il problema dell’acqua inquinata da parte dei tecnici comunali, si continui a brancolare nel buio. Adesso, dopo tutto questo clamore, temono che l’acqua non sia  più buona, anche i residenti delle zone ancora non colpite dal provvedimento di divieto. Secondo alcuni esperti l’acqua immessa nella rete di  Castelvetrano arriva quasi tutta dai pozzi di via Partanna. Sarebbe opportuno  quindi, oltre ai controlli   nei quartieri, un monitoraggio profondo dei  pozzi e  verificare l’intera rete idrica che ormai ha tanti anni di servizio sulle spalle. Allo stesso tempo , verificare anche il sistema fognario che ha subito notevoli modifiche. Per molti anni ,il sistema idrico comunale è stato affidato ad aziende private. Probabilmente, chiedere ai tecnici di queste ditte ,potrebbe agevolare il lavoro degli uffici tecnici. Negli ultimi decenni, la città è cresciuta a dismisura e tante nuove utenze sono state allacciate. Il sistema idrico progettato dopo la guerra è stato allungato per chilometri. Esiste una mappatura ufficiale dell’intera rete? Tutti gli allacci sono in regola? Vista l’emergenza  igienico -sanitaria in atto , sarebbe opportuno che i commissari facciano verificare ogni cosa,  in guisa tale da capire se ci sono state responsabilità nel corso degli anni nella gestione dell’intero sistema idrico-fognario. Non dimenticando anche che a pochi chilometri dai pozzi esiste una discarica chiusa  e che per decenni ha ricevuto tonnellate di rifiuti indifferenziati. Nessun problema invece, per la rete idrica di  Selinunte e Triscina. Selinunte è gestita dall’ex EAS e Triscina viene fornita dai pozzi di Bresciana

Da Facebook arrivano altre notizie

E’ una lunga storia quella della rete idrica castelvetranese.

Si lasci stare ciò che accaduto nella cosìdetta prima repubblica. Anni in cui la politica gestiva l’acqua pubblica come” Favore”. Fu il sindaco Beppe Bongiorno e la sua giunta che si accorge dei disastri avvenuti sia sulla rete idrica che su quella fognaria. Neanche una mappa ufficiale del sistema idrico esisteva. Bongiorno, sindaco molto operativo, per fare pagare l’acqua ai castelvetranese che non sapevano neppure delle bollette, si inventa diverse soluzioni. Un progetto, in virtù della legge regionale sulle esternalizzazioni con società cooperative tra lavoratori precari decise di dare come affidamento diretto alcuni servizi dell’ufficio idrico, la bollettazione e verifica contatori a consumo in particolare. L’incarico viene affidato nel 2000 alla Idroservice soc coop che nel 2006 diventerà Pegaso Ambiente ,sempre con gli stessi soci lavoratori continuando a gestire servizi idrici anche con il sindaco Pompeo. Il progetto diede buoni risultati. il comune cominciò a incassare le bollette.In pratica, dal 2000 al 2015 da Idroservice prima , Pegaso dal 2006 poi, in parte ceduta come ramo d’azienda a Edil Ambiente nel 2011, sono cambiate le società ma i protagonisti tecnici privati nella gestione della rete idrica comunale sono rimasti sempre gli stessi. Come dire : cambiano le ditte ma i responsabili sono sempre loro. Ci sono alcuni tecnici di queste società che hanno messo spesso le mani nelle disfunzioni e falle della rete idrica e conoscono bene la rete. Loro, con il continuo lavoro dimostrato anche da varie delibere e determine hanno, di fatto , risolto tante volte le difficoltà degli uffici. Conoscono bene l’intero impianto. Dovrebbero anche dirci cosa è stato fatto in tutti questi anni visto la mole di soldi spesi dal comune. Appare ovvio che adesso si dovrebbe chiedere a loro cosa è successo. Sono esperti. Anche perchè, il comune nel 2011, tramite gara affida il servizio idrico per tre anni , costo 1 milione di Euro circa, come riportato nelle determina dirigenziale 812 del 16 agosto del 2011. La gara, come ricorda un comunicato dello stesso comune e qui allegato fu vinta dalla società Edilambiente srl con sede legale a Mazara del Vallo e operativa a Castelvetrano. L ‘Edil ambiente, unica partecipante ,si aggiudica il grosso appalto con ribasso poco superiore al 2%

Comunicato del Comune del dicembre 2011

Il Sindaco della città di Castelvetrano, Dr. Gianni Pompeo, unitamente all’Assessore ai Servizi Tecnici, Avv. Girolamo Signorello, rendono noto che è stato aggiudicato il bando di gara per il Servizio di gestione dell’acquedotto comunale per il triennio 2011-2014 che comprende la lettura e la fatturazione consumi acqua, fognatura e depurazione, il controllo della potabilità dell’acqua, le manovre idriche, la pulizia delle fontane e delle fontanelle su tutto il territorio comunale.

L’importo complessivo del progetto era di €. 1.100.000, di cui €. 563.742,60 per la gestione dell’acquedotto comunale, €. 302.073,75 per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da effettuarsi negli impianti acquedottistici, €. 9.062,25 per oneri per la sicurezza e €. 225.121,40 per somme a disposizione dell’amministrazione. All’apertura delle busta si è appurato che era pervenuta una sola offerta e, valutata la documentazione prodotta si è aggiudicato il bando alla ditta Edil Ambiente srl corrente in Mazara del Vallo (Tp) in via Itria, che ha praticato un ribasso d’asta del 2,10% e si aggiudicata i lavori per la somma di € 847.634,21, che sommate ad €. 9.062,25 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, danno un totale di € 856.696,46.

Sintesi del progetto
Il bando si è reso necessario perché l’Ufficio Tecnico del Comune, che è istituzionalmente responsabile degli impianti idrici comunali che gestisce direttamente, al fine di rispettare le prescrizioni di legge in materia di controllo della qualità delle acque, destinate al consumo umano, fornita dai pubblici acquedotti, per mantenerli in perfetta efficienza e per garantire una corretta distribuzione idrica, effettua direttamente la manutenzione ordinaria, quella straordinaria e tutti i controlli di routine prescritti dalla normativa di riferimento (D.Lgs 02/02/2001, N. 31). A tal fine, l’Ufficio, stante l’esiguo personale in servizio – peraltro non dotato di specifica professionalità nel settore – e alla totale mancanza di idonee attrezzature, si avvale di imprese specializzate nel settore con l’affidamento dei lavori tramite appalti pubblici. Per quanto sopra, al fine di assicurare un corretto servizio, è necessario predisporre un nuovo appalto che preveda la “bollettazione e notifica dei canoni acqua e reflui, lettura dei contatori, con eventuale sostituzione di quelli non funzionanti, la piccola manutenzione della rete idrica,il controllo delle pompe, controllo delle utenze temporanee scadute come concessione, il controllo degli appresamenti non censiti e la manutenzione delle fontane e delle fontanelle di distribuzione dell’acqua dislocati in tutto il territorio comunale”, per riaffidare la gestione dell’acquedotto comunale, a una nuova impresa specializzata. Conseguentemente è stato redatto il presente progetto che, sinteticamente, prevede l’esecuzione dei seguenti interventi: Lettura contatori dei consumi di acqua a domicilio dell’utente, la fatturazione degli stessi, la produzione dei ruoli, l’aggiornamento dell’anagrafe degli utenti allacciati all’acquedotto. Gli utenti allacciati alla rete idrica del centro urbano e della frazione di Triscina sono circa 11.500, nel periodo di durata del presente servizio si prevede un incremento di circa 750 utenze. Il Trattamento di disinfettazione dell’acqua potabile distribuita alle utenze del centro urbano della Città.

La Verifica giornaliera del corretto funzionamento degli impianti elettromeccanici di emungimento e rilancio dell’acqua con monitoraggio giornaliero di tutti gli impianti elettromeccanici ubicati nei 6 pozzi artesiani di proprietà del Comune, ivi compreso le stazioni di raccolta e pompaggio di contrada Airone-Staglio. L’Esecuzione delle manovre idriche per la distribuzione dell’acqua potabile nel centro urbano della Città. Il servizio deve essere garantito per tutti i giorni dell’anno anche nei festivi, giacché la distribuzione idrica avviene con turni giornalieri suddivisi in più quartieri.

Per il Circolaccio

Piero di Cosimo DE Medici detto  il Gottoso

 

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Un pensiero su “Castelvetrano: i tanti misteri dell’acqua non potabile e del sistema idrico poco sufficiente”
  1. pico della mirandola e cecco angiolieri ve li lascio passare, anche se non so quanto “loro” sarebbero contenti del vostro furto d’identità. Ma cosimo de’ medici vi denuncerebbe anche per fare impunemente dello spirito di patate e per scambio di cartelle cliniche con piero il gottoso, suo figlio.

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