Con i soldi sprecati dalla Sicilia si potrebbe fare un Ponte sullo Stretto ogni cinque anni
La vera grande opera per la Sicilia? Via lo Statuto Speciale che ha prodotto solo sprechi e clientele. Se i costi del pubblico fossero in linea con le regioni più virtuose, ci sarebbero 2 miliardi all’anno in più da spendere. Il Ponte ne costa 8,5. Fate due conti
Anche con il Governo Crocetta la Regione mantiene l’infimo primato di privilegi e sprechi clientelari
L’ultima scoperta è che sui 15 mila addetti della Regione Sicilia 6 mila non possono essere trasferiti: 3mila di loro – uno su cinque! – perché sono dirigenti sindacali. Tremila, perché usufruiscono dei 3 giorni di permesso al mese (e dell’intrasferibilità) previste della “legge 104” per disabilità propria o di un familiare.
La spesa per il personale pubblico siciliano è pari a 2 miliardi di euro, su un totale nazionale che è pari a 6. La Sicilia è l’unica regione in cui i comuni spendono più del 40% di spesa corrente per il personale. Nel resto dell’Italia la media è attorno al 20%. Ancora: la sola assemblea regionale siciliana costa circa 165 milioni di euro, laddove in Lombardia ne costa 68, in Piemonte 66, in Campania 62
Se vi sembra abba
stanza per scandalizzarvi, tirate un bel respiro e aggrappatevi alla poltrona. La Sicilia, in fatto di spesa pubblica e sprechi, è qualcosa da Guinness dei Primati. La spesa per il personale pubblico è pari a 2 miliardi di euro, laddove il totale nazionale è pari a 6. Avete capito bene: un terzo della spesa nazionale per il personale finisce sull’Isola.
Andiamo avanti: la Sicilia è l’unica regione in cui i comuni spendono più del 40% di spesa corrente per il personale. Nel resto dell’Italia la media è attorno al 20%. Ancora: la sola assemblea regionale siciliana costa circa 165 milioni di euro, laddove in Lombardia ne costa 68, in Piemonte 66, in Campania 62. Costo, questo, che oltre allo straboccante peso dei dipendenti è anche figlio di una classe politica che recentemente la Corte dei Conti ha definito come “la più costosa d’Europa”. Una classe politica che si fa rimborsare, pro capite, circa 28 caffè al giorno, per 365 giorni l’anno, festivi compresi. Che nel 2014 ha subito condanne per danno erariale pari a 39 milioni di euro (record!). E che in piena buriana da patto di stabilità si ritrova sindaci di piccoli comuni che alzano il gettone di presenza per i consiglieri comunali del 417%.
La spesa per il personale pubblico siciliano è pari a 2 miliardi di euro, su un totale nazionale che è pari a 6. La Sicilia è l’unica regione in cui i comuni spendono più del 40% di spesa corrente per il personale. Nel resto dell’Italia la media è attorno al 20%. Ancora: la sola assemblea regionale siciliana costa circa 165 milioni di euro, laddove in Lombardia ne costa 68, in Piemonte 66, in Campania 62
Dimenticavamo: il bilancio 2015 della Regione Sicilia è in disavanzo di 6,19 miliardi e un accordo Stato-Sicilia ha concesso all’Isola che la compartecipazione agli introiti Irpef passi dai 500 milioni del 2016 a 1,7 miliardi nel 2018. In cambio, la Regione dovrà tagliare il 3% di spesa corrente, a partire dal 2017.
Fonte : Linkiesta