Verifiche alla paralisi, così le case a rischio crollo continuano a essere abitate
Le case abusive di Sicilia sono tante, tantissime, e chi le abita è in gran parte impunito e, come accaduto a Ischia, rischia la vita perché magari ha alzato la palazzina in piena zona sismica o in aree a rischio frane. Dal 1985 a oggi, grazie a malaburocrazia, politica compiacente e nessun controllo, quasi il 60 per cento delle case abusive dell’Isola è in attesa di sanatoria: soltanto prendendo in considerazione i nove capoluoghi e quattro centri ad alta densità di abusi edilizi (Gela, Carini, Bagheria e Licata) su 207mila pratiche di condono presentate da trent’anni a questa parte grazie alle sanatorie dei governi Craxi e Berlusconi, ben 133mila domande sono inevase. Anche in provincia di Trpani le pratiche sono numerose. Il che significa che lo Stato non ha dato alcuna risposta su questi abusi: cioè nessuno ha fatto verifiche. Intanto a Triscina i commissari preparano le pratiche per le demolizioni, dopo anni di attesa per le costruzioni ricadenti nella fascia dei 150 metri.
Fonte: La Repubblica