Anche a Marsala succedono episodi di spreco di denaro pubblico… La città lilibetana di solito poco conosciuta sui blog e spesso difesa dai blog locali, si porta all’evidenza mediatica per una probabile truffa ai danni della Regione Siciliana chi sono… i responsabili?
Avrebbe chiesto alla Regione Siciliana e al Comune di Marsala contributi per 2,2 milioni di euro, ottenendo 700mila euro, in assenza di convenzioni stipulate, ‘gonfiando’ la voce “entrate” dei bilanci di previsione dell’Ipab casa di riposo ‘Giovanni XXII’. E’ l’accusa contestata dalla guardia di finanza del comando provinciale di Trapani al commissario straordinario pro tempore della struttura, indagato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Marsala, avrebbero consentito di ricostruire l’aggravamento, nel corso degli ultimi anni, del dissesto finanziario dell’Ipab a partire dal bilancio di previsione del 2013, con l’indicazione di voci attive per oltre 2,2 milioni di euro che la Gdf ritiene “oggettivamente aleatorie, in quanto riferite ad entrate previste in relazione alla prestazione di servizi di ricovero e di assistenza in realtà non contemplati in alcuna convenzione sottoscritta con i competenti assessorati (Salute e Famiglia) della Regione Siciliana”. Secondo l’accusa, quindi, i requisiti per mantenere in vita l’Ipab già erano insussistenti almeno a partire dal 2013 e le Fiamme gialle hanno segnalato alla Procura indebite erogazioni pubbliche richieste, tra il 2013 ed il 2015, per oltre 2,2 milioni di euro, di cui circa 700.000 euro già elargiti dagli enti pubblici interessati. Analoga segnalazione, per le valutazioni di competenza, è stata inoltrata alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Regione Sicilia.
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