Comunicato Stampa
Dalla partecipazione al seminario del 22.08.2018 organizzato a Castelvetrano dalla Summer School sull’Abusivismo in Sicilia è emerso, ancora una volta, quanto complessa sia la trattazione del fenomeno se correlato agli adempimenti e ai procedimenti amministrativi previsti per legge, ma mai avviati dai competenti uffici comunali in materia di pianificazione del territorio e di formazione degli strumenti urbanistici (es.: Piano regolare generale, Piano di recupero di Triscina, Piano spiagge ect.).
Scoraggia dover apprendere che, a distanza di oltre un anno dall’insediamento, l’attività amministrativa condotta dalla Commissione Straordinaria e dai funzionari sovraordinati possa svolgersi in continuità alla precedente che notoriamente si è contraddistinta nella gestione della cosa pubblica per generalizzata “mala gestio”.
Chi come noi conosce questo territorio non può, per le tante leggerezze condotte ad oltranza da dirigenti e funzionari di questo Comune, continuare a sentir parlare di Triscina come “uno degli insediamenti informali più estesi d’Europa”.
Avremmo voluto sentire dal funzionario prefettizio con delega all’urbanistica, cosa in 14 mesi la Commissione straordinaria è riuscita a fare e quali azioni sono state messe in atto per “portare ordine al territorio”.
A tal proposito, e al di là delle semplici carte scritte, al fine di perseguire l’interesse pubblico ed assicurare l’armonico sviluppo edilizio a salvaguardia del territorio, codesta Commissione prefettizia ha messo in atto azioni e procedimenti: 1) per la rielaborazione del Piano regolatore generale? 2) per l’avvio dei cd. processi di riqualificazione nella fascia costiera di Triscina mediante la formazione di Piani di Recupero previsti dal Piano paesaggistico – ambiti 2 e 3 – adottato con Decreto n° 2694/2017? 3) per l’approvazione del Piano spiagge (P.U.D.M. – piano di utilizzo del demanio marittimo) così come previsto in circolare Arta del 8 marzo 2018 pubblicata in Gurs n° 13 del 23.03.2018? 4) per l’avvio e la “regolamentazione urbanistica” delle numerosissime aree rimaste assoggettate al vincolo di esproprio e di inedificabilità (da diversi anni decaduti) per la realizzazione di opere e di interventi di pubblica utilità come ad esempio viabilità – parcheggi – piazze – verde pubblico ed infrastrutture primarie, mai realizzate dal comune di Castelvetrano? Il rispetto della legalità e delle regole così come la trasparenza e la buona pratica amministrativa impongono ai governi Politici ed anche Istituzionali l’avvio di procedure amministrative che, proprio perché disattese da quelle pubbliche amministrazioni scellerate e poco avvezze all’osservanza delle leggi dello Stato, dovrebbero oggi più che mai garantire giustizia, certezza e fiducia al cittadino comune contro l’insorgenza di qualsivoglia forma di meccanismo illegale e/o corruttivo e clientelare.
Aspettando queste risposte, possa questa territorio rinascere come “territorio ritrovato”.
Associazione Triscina Sabbia d’Oro Castelvetrano