Operazione “Stige”, Rosy Bindi: “Occorre opera di prevenzione e risanamento della politica e delle istituzioni locali” e dimentica di ricordare i politici coinvolti del suo partito
L’imponente operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Crotone, coordinata dalla DDA di Catanzaro, che ha permesso di disarticolare una potente cosca della ‘ndrangheta egemone su diversi comuni della provincia di Crotone, rappresenta un importante successo nella lotta alla più forte e feroce mafia italiana”. A sottolinearlo è la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi sul maxi blitz dei Ros e dei carabinieri del comando provinciale di Crotone.
“L’inchiesta – prosegue Bindi – ha portato alla luce le complesse ramificazioni imprenditoriali e i molteplici interessi della cosca Faro Marincola, che dal cotronese si estendevano in altre regioni d’Italia e in Germania, e conferma la vocazione della ndrangheta a espandere e delocalizzare le proprie attività criminali ben oltre la Calabria mantenendo nella regione il centro del suo potere. Potere esercitato anche grazie ai rapporti con la pubblica amministrazione e la politica locale, asservita agli interessi della cosca. Gli arresti di diversi sindaci e amministratori restituiscono il quadro allarmante delle infiltrazioni e dell’inquinamento della vita democratica in Calabria che la Commissione Antimafia ha denunciato in occasione dei monitoraggi sulle consultazioni comunali”.
“Alla repressione delle forze dell’ordine e della magistratura, a cui va il nostro ringraziamento per l’abnegazione e la grande professionalità dimostrate anche in questa occasione, occorre affiancare un’opera di prevenzione e risanamento della politica e delle istituzioni locali per recidere i legami e le complicità con le cosche mafiose”, conclude la presidente dell’Antimafia.