9/1/2020 lettera
Covid o non covid
Caro governo italiano sono titolare di una partita iva. Una piccola attività creata dalla passione e da tanti sacrifici.
Fino ad oggi, ogni mattina, mi alzo e carica di entusiasmo vado a lavorare alzando la saracinesca carica di sogni, passione ed entusiasmo.
Caro governo con le tue scelte scellerate e illogiche stai spegnendo tutto… la voglia e l’entusiasmo caricandomi di pensieri e di tristezza.
Capisco la pandemia. Capisco il periodo. Capisco tutto. Veramente tutto.
Quello che è poco chiaro ed incomprensibile è il come mai decidi di chiudere la mia attività ( seria, in sicurezza, attenta a tutto) e poi lasciare aperto il “passio” e tutto ciò che genera senza dubbio la diffusione e l’annidamento del famoso virus.
Siamo al 9 gennaio e tra una chiusura e l’altra ( zona rossa… prefestivi…ecc) mi hai permesso di lavorare solo 3 giorni!
Il mio centro estetico è costretto ad aprire e chiudere in continuazione pertanto ogni trattamento che richiede più incontri programmati non è reso possibile!!!
Mi chiedo perché chiuderlo??? Quando poi la gente organizza festini caserecci ed incontri clandestini????
Perché aprire negozi e parrucchieri e chiudere i centri estetici??? Per quale motivo non sono considerati anche attività di prima necessità???
Caro governo ma puoi anche minimamente immaginare che anche un centro estetico possa essere un bene di prima necessità??? Puoi solo immaginare come possa aiutare le persone???? (Soprattutto in questo periodo in cui la gente ha bisogno di stare bene con se stessa)
Non ti capisco…
Mi fai aprire solo qualche giorno e comunicandomelo solo all’ultimo minuto… però mi chiedi di organizzare le persone per appuntamento… allucinante!
Riflettiamo
Dietro ogni attività c’è una o più famiglie
Dietro ogni attività c’è la dignità di uno o più individui che hanno il diritto di essere rispettati!
Caro governo se non vuoi aiutare la mia attività almeno permettimi di lavorare in santa pace!
Cordiali saluti… “UNA” tra tanti.
Aurora G.
Grazie