LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE
Chi è Rosi Bindi, cosa ha fatto in tutti questi anni di attività politica e professionale?
Rosy Bindi ha avuto molte cariche istituzionali e ha conosciuto le stanze del potere
E’stata anche Ministro della Salute
Conosciamo meglio il presidente della Commissione Antimafia che ha definito l’ambiente politico e sociale di Castelvetrano :”nero antracite”
Inizia tutto con l’azione Cattolica e la DC poi si lega a Romano Prodi e a D’Alema
E’ stata Presidente della Commissione Petizioni e Diritti dei Cittadini.
Alcune sue affermazioni: “Liste civiche varco per le mafie“
“È meglio che un bambino resti in Africa piuttosto che sia adottato da una coppia omosessuale.”
Rosy Bindi e’ nata il 12 febbraio 1951 a Sinalunga, nel cuore della Valdichiana, tra Siena ed Arezzo. Dopo la laurea in Scienze politiche ha sempre mantenuto rapporti con l’università e a tutt’oggi e’ ricercatore di diritto amministrativo presso l’Università di Siena. Formatasi nell’Azione cattolica, nel clima appassionato di riscoperta ecclesiale aperto dal Concilio Vaticano II, ne e’ stata vicepresidente nazionale dal 1984 al 1989. La mattina del 12 febbraio 1980 un commando delle Br ha ucciso davanti ai suoi occhi Vittorio Bachelet, maestro negli studi e nella fede. Dal 1989 fa politica a tempo pieno. Ha cominciato come parlamentare europeo della Democrazia Cristiana, eletta a sorpresa con 211.000 preferenze nella circoscrizione Nord-Est. Poi, negli anni di Tangentopoli, si e’ battuta per il rinnovamento della democrazia e del partito, contribuendo alla nascita del nuovo Partito popolare italiano. L’avventura dell’Ulivo l’ha vista partecipe fin dall’inizio. Dopo la vittoria elettorale del 1996, ha fatto il ministro della Sanità nei governi Prodi e D’Alema e ha varato la riforma del Servizio sanitario nazionale nel 1999. Alle elezioni politiche del 2001 viene rieletta alla Camera dei Deputati per la terza volta nel collegio uninominale di Cortona (Toscana). Aderisce al gruppo della Margherita ed è componente della Commissione affari sociali. All’interno della Margherita (di cui, dopo essere entrata nell’esecutivo nazionale, è responsabile delle politiche sociali e della salute) è sempre stata vicina a Romano Prodi. Rieletta alla Camera dopo le elezioni politiche del 2006 nella circoscrizione della Toscana dopo essersi candidata anche in Veneto e nella provincia di Torino, è stata nominata nel secondo governo Prodi, Ministro per le Politiche per la Famiglia. A seguito delle elezioni politiche 2008 è stata eletta vicepresidente della Camera dei Deputati. I dati usciti sulla Camera sulla presenza dei deputati nella prima parte della legislatura segna Rosy Bindi come la parlamentare più presente in aula (tra discussioni e votazioni): zero assenze. Il suo nome è legato anche al disegno di legge sui Dico, i diritti e doveri delle convivenze, per il quale ha ricevuto aspre critiche dalla maggior parte del mondo ecclesiale e da molte associazioni cattoliche. Dal 7 dicembre 2006, a seguito della modifica al regolamento della Commissione per le adozioni internazionali, è diventata Presidente della Commissione stessa in quanto Ministro delle politiche per la famiglia. Nel 2007 è stata candidata alle Primarie Nazionali del 14 ottobre del Partito Democratico ottenendo 453 067 voti (il 12,88%). Da sempre favorevole alla formazione di un nuovo soggetto politico che raccolga le diverse anime riformiste presenti all’interno dello schieramento di centro-sinistra, ed è tra le più accese promotrici della nascita del Partito Democratico del quale, dal 23 maggio 2007, è uno dei 45 membri del Comitato promotore nazionale che riunisce i leader delle componenti del futuro PD.Nel 2009 Rosy Bindi viene eletta Presidente del Partito Democratico, carica che lascia spontaneamente nel 2013. Dal 22 ottobre 2013 è presidente della Commissione parlamentare antimafia.
Il Circolaccio