Favorirà le cordate tra partiti
Torna la possibilità del bipolarismo tra due blocchi contrapposti.
Favorirà le aggregazioni tra centro destra e centro sinistra
L’intesa sulla nuova legge elettorale potrebbe essere vicina. Dopo il via libera di oggi l’apertura di credito verso il cosiddetto «Rosatellum bis», un sistema a base proporzionale con correzione maggioritaria (una sorta di «Mattarellum» al contrario, i due terzi dei seggi assegnati con il proporzionale e solo un terzo con il maggioritario).
L’ok è arrivato dai principali colonnelli di Forza Italia che hanno confermato la linea dettata dal leader: il capogruppo dei deputati azzurri, Renato Brunetta, parla di «un utile compromesso» rispetto alla posizione iniziale di Forza Italia che prediligeva il modello tedesco e assicura che «siamo pronti a sostenerlo, con tutte le nostre osservazioni»; Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi, sottolinea che «in queste ore si è fatto un deciso passo avanti per omogeneizzare due sistemi di legge tra Camera e Senato e superare quel sistema elettorale uscito dalle sentenze della Consulta che difficilmente avrebbe garantito governabilità»; il capogruppo dei senatori Paolo Romani apprezza che nel testo siano previsti «il concetto di coalizione e oltre il 60% di proporzionale» e che precisa che la legge si farà anche senza il M5S, contrario al ritorno delle coalizioni: «L’accordo è tra Pd, FI, Lega e centristi». E che i grillini si chiamino fuori è statp formalizzato in mattinata dal deputato Danilo Toninelli: «Non sprechiamo tempo con chi sta cercando di scrive la terza legge elettorale incostituzionale dopo il Porcellum e l’Italicum. Tra l’altro lo stanno facendo per danneggiare i Cinquestelle».
Cosa prevede
Il testo base della legge elettorale è stato depositato in commissione Affari costituzionali alla Camera. Non ci sono grosse novità rispetto a quanto già trapelato nelle ultime ore. Si tratta, appunto, di un sistema misto con il 36% di seggi attribuiti in modo maggioritario sulla base di collegi uninominali (viene eletto il più votato tra i candidati di ogni singolo collegio) e il 64% su base proporzionale con collegi plurinominali. E’ stata poi fissata una soglia di sbarramento a livello nazionale al 3%, valida sia per la Camera sia per il Senato. Il testo, inoltre, non consente il voto disgiunto e ci sarà un’unica scheda elettorale
Fonte: MSN