Tribunale del Riesame: a Riace «sistema opaco e inverminato di illegalità»
GLI INTOCCABILI AMICI DEL PD CON IL DIRITTO DI FARE COME GLI PARE
Lucano, ecco che succedeva a Riace quando Minniti era al posto di Salvini
L’ammissione choc del braccio destro di Minniti: “Ho sempre agevolato Lucano”
In un’intervista al Corriere della Sera è il prefetto Mario Morcone, ex capo di gabinetto di Minniti e presidente del consiglio italiano per i rifugiati, compie un clamoroso autogol, e a dichiarare di aver sempre protetto il sindaco Lucano.
Il Tribunale del Riesame demolisce il modello Riace. Per i giudici Lucano «non può gestire la cosa pubblica né gestire denaro pubblico» perché «in nome dei principi umanitari viola la legge in maniera allarmante». Una accusa pesante, piu’ di quella formulata dal Gip: quello che emerge non è un quadro roseo né del paese dell’accoglienza, né del suo sindaco, oggi sospeso.
La notizia che riporta la motivazione del riesame è stata occultata dalla stampa di regime vicina al PD e a chi difende certi sistemi economici che hanno gestito milioni di euro per i migranti
Lucano sognava addirittura il Nobel!
Un processo degenerativo, dice il Riesame, con «una mala e opaca gestione, mille violazioni di legge e una volontà sempre più forte ed incontenibile del Lucano di dare l’immagine al mondo esterno di un modello di integrazione e di salvarne ed esportarne le fattezze esteriori a tutti i costi, più che di far sì che quel modello apparentemente perfetto lo fosse invero realmente. Egli non puo’ gestire la cosa pubblica, è completamente incapace di farlo».
Se tutto ciò avesse coinvolto politici non vicini al PD tutti i media avrebbero dato spazi enormi alla faccia della legalità e della deontologia
“Disprezzo e sperpero del denaro pubblico“. Lucano sarebbe affetto da una specie di delirio di onnipotenza. Nessuno poteva contestare le sue violazioni della legge.
Fonte: IMOLA, CORRIERE
IL CIRCOLACCIO