Ennesimo scandalo nella sanità trapanese. Ennesima occasione, in attesa dei processi e delle eventuali condanne, per fare il punto sul modus operandi della sanità locale e della gestione politica delle istituzioni sanitarie.
Un viziaccio di Trapani e della Sicilia in generale. Vizio che si può trovare anche in altre regioni
E’ il tempo di fare chiarezza su come, certi politici di lunga durata, “spaccano” tra l’elettorato in ogni occasione , facendo incetta di voti e da più di 30 anni . Le procure hanno fatto in questi anni numerose indagini, in nome della lotta ai mafiosi, sul voto di scambio e forse , hanno dimenticato di guardare nei giri clientelari che insistono in alcuni apparati pubblici.
Di certo, la sanità è in mano alle clientele. Lo dicono le inchieste ma lo disse anche Lucia Borsellino che si dimise da Assessore regionale alla Sanità , facendo intendere quanto malaffare circolasse nei palazzi. Il suo posto fu preso da Baldo Gucciardi (PD).
Da Gucciardi in poi, le nomine dei manager ASP a Trapani, negli ultimi 10 anni, sono sempre state “apprezzate” dall’onorevole Turano. Ci sono articoli di stampa che ricordano quanto erano contenti Gucciardi e Turano, per la nomina di Damiani.
La recente inchiesta , se confermerà con sentenze definitive i capi d’accusa dei Pm, fiaccherà di molto l’area politica di Turano. Il presidente del Consiglio comunale di Trapani è una “turaniana” doc. E anche il consigliere comunale,( ex giocatore) di Mazara del Vallo è un suo fedele amico politico. Gente che ha tanti voti.
Il controllo politico dell’ASP di Trapani era già emerso durante il primo arresto del commissario Damiani
Quella di Damiani a manager dell’Asp sarebbe stata una scelta gradita sia all’assessore regione Mimmo Turano che all’ex assessore alla sanità Baldo Gucciardi e anche a Miccichè che poi smentirà
Dalle intercettazioni:
DAMIANI: …mi piacerebbe incontrarlo MICCICHE’…
MANGANARO imprenditore: […inc…] [parlando con voce molto bassa] … chi c’è dietro questa operazione lo sappiamo solo noi e Gianfranco… …omissis…
MANGANARO: …il pupo è TURANO…eee…. u puparo è MICCICHE’
e spunta anche il nome dell’ex senatore Pd amico di Montante, Lumia
“La circostanza sopra evidenziata era oggetto di ulteriore conferma da parte del MANGANARO, il quale, nella conversazione che di seguito si riporta, avvenuta con un soggetto non identificato, aggiungeva ulteriori particolari circa gli intrecci politici che avevano consentito la nomina del DAMIANI” scrive il Gip. Questa la conversazione:
MANGANARO: … a me a prescindere del resto se l’operazione mi deve riuscire è quella lì ok? [Inc] ma siccome [inc] siamo in tre a saperlo tu si u quarto che a Trapani dietro TURANO e LUMIA ce l’ha messo MICCICHÉ con un teatrino palermitano…
Tutti scelti dalla politica. Tutti lottizzati
Damiani non è stato solo un manager della Sanità. L’ex super direttore è stato anche un catalizzatore politico e di interessi clientelari. Subito dopo l’elezione di Musumeci che di fatto, con il suo amico avvocato. Razza ha gestito la sanità regionale, a Trapani esce Bavetta ed entra un manager frutto di nuovi accordi politici. Anche Musumeci adotta il metodo Cencelli e nomina manager di bottega politica, accontentando anche il potente Gucciardi , all’epoca finito all’opposizione, e mai allontanatosi nel corso del mandato durato fino al 2022, dagli interessi sanitari trapanesi. La scelta dei manager, Damiani , ancora una volta, mette in evidenza l’asse Turano- Gucciardi che nasce a Salemi con l’elezione del sindaco Venuti e di Lorenzo Cascio (presidente del consiglio comunale ,figlio dell’ex sindaco di Salemi al tempo dei Salvo) , da sempre ” fratello” politico di Turano .
Fabio Damiani, già in passato in ruoli-chiave delle aziende siciliane. A capo della Centrale unica di committenza è stato lui, di fatto, negli anni del governo Crocetta, a guidare quella che è stata considera la “Consip siciliana”, una struttura interna all’assessorato all’Economia dalla quale passavano i più importanti appalti della Sanità siciliana. Considerato in principio vicino a Crocetta e al senatore Beppe Lumia, in realtà poi la Cuc non sarà più tanto gradita dal governatore, ma difesa dall’allora assessore del Pd Alessandro Baccei.
L’ombra del passato
A proposito di Baccei, l’allora assessore all’Economia di Crocetta, come rivendicò lo stesso Davide Faraone, era amico personale oltre che professionista stimatissimo dall’allora sottosegretario alla Sanità. Proprio in quel ruolo, Faraone scelse tra i più stretti consulenti, Eugenio Ceglia. Oggi, Ceglia è il capo di gabinetto vicario proprio dell’assessore alla Sanità del governo Musumeci, Ruggero Razza. Incroci politici tra passato e presente, che si ripetono anche sul piano più strettamente politico. Attivissimo nei giorni della scelta dei maanger è stato infatti Giovanni Pistorio, ex assessore di Crocetta e Cuffaro, ma anche ex braccio destro di Raffaele Lombardo. Insomma cambiano i tempi ma la gestione clientelare della sanità continua. Strano osservare che le procure non indaghino su certi politici.
Fonte: live Sicilia
Ass. verità e Giustizia