Oltre all’ex giudice Saguto, condannato anche l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, amministratore giudiziario: per lui 7 anni e 6 mesi di carcere. Assolti Vittorio Saguto, padre dell’ex magistrato, Aulo Gigante e Lorenzo Chiaramonte, ex giudice della sezione Misure di prevenzione
Il sistema della spartizione clientelare sulla gestione dei beni confiscati era reale. A confermarlo la storica sentenza del tribunale di Caltanissetta che ha condannato a 8 anni e 6 mesi l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo Silvana Saguto, accusata di avere gestito in modo clientelare, in cambio di denaro e favori, le nomine degli amministratori giudiziari dei patrimoni sequestrati e confiscati alla mafia.
Nel giro di poche settimane arriva una seconda condanna per la Saguto La prima , è stata esitata per il reato di truffa. La giustizia faccia il suo corso ed giusto ribadire che si tratta di una sentenza di primo grado. Le persone che amano la Costituzione sono coerenti sempre. Cosa diversa si può affermare per gli antimafiosi di sistema che sono stati molto “inquisitori”. La condanna più “severa”, per la Saguto, che non ha fatto un solo giorno di misura cautelare, era stata già emessa dai suoi colleghi ,con l’espulsione professionale. La Saguto si è sempre difesa e ha anche mandato messaggi criptati . A chi li ha mandati? Quell’agenda presentata in aula e poi ritirata dice tutto. Parlerà un giorno dei tanti misteri che conosce? Da sola non poteva gestire tutto questo potere. Il caso più “strano” è legato all’uso della Giustizia per far fuori il giornalista Pino Maniaci. Un caso che sa di Giustizia all’America latina
Nel corso del processo, Saguto era stata radiata dalla magistratura dal Csm.Il processo di primo grado vanta sempre per gli imputati la presunzione d’innocenza ed è scontato che gli imputati andranno in Appello. In ogni caso , i giudici di Caltanissetta che hanno assolto la Saguto dal reato di associazione a delinquere hanno riconosciuto un sistema pernicioso attivo sul grande giro d’affari prodotto dai beni confiscati. Un duro colpo per l’antimafia che ha creduto nella Saguto. I giudici hanno riconosciuto l’intreccio affaristico tra la Saguto , l’avvocato Seminara e anche un ufficiale della DIA
L’ex giudice e’ stata ritenuta dal Tribunale di Caltanissetta (presidente Andrea Catalano, a latere Valentina Balbo e Salvatore Palmeri) a capo di un sistema con il quale affidava incarichi e riceveva benefici per se’ e per la sua famiglia, e che e’ passato alla storia giudiziaria del Paese come “Sistema Saguto”. Silvana Saguto, dovrà risarcire con la somma di mezzo milione di euro alla Presidenza del consiglio dei ministri. Lorenzo Caramma, il marito dell’ex giudice Silvana Saguto, è stato condannato a sei anni, due mesi e 10 giorni di carcere. Condanna anche per l’ex Prefetta di Palermo Francesca Cannizzo a tre anni di carcere nell’ambito del processo per corruzione nei confronti dell’ex giudice Silvana Saguto.
Lo ha deciso il Tribunale di Caltanissetta.
Questi gli altri condannati: il docente della Kore di Enna, Carmelo Provenzano, 6 anni e 10 mesi; l’ingegner Lorenzo Caramma, marito di Saguto, sei anni e due mesi; Roberto Nicola Santangelo, amministratore giudiziario, originario di Castelvetrano, sei anni e due mesi; l’avvocato ed ex amministratore giudiziario Walter Virga, un anno e 10 mesi; Emanuele Caramma, figlio di Saguto, sei mesi; Roberto Di Maria, preside della facoltà di Giurisprudenza di Enna, due anni e otto mesi; Maria Ingrao, moglie di Provenzano, quattro anni e due mesi; Calogera Manta, cognata di Provenzano, quattro anni e due mesi; il colonnello della Dia Rosolino Nasca, quattro anni; L’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, tre anni.
Fonte: live Sicilia