L’attentato è falso, almeno secondo gli inquirenti che hanno indagato sul caso.Mario de Michele ha ingannato tutti con pistolettate alla sua auto non camorriste. Un altro esempio di megalomania da antimafia a chiacchiere e giocando sulla pelle altrui per fare carriera. Anche questo episodio conferma la regola. Ci sono giornalisti seri e scrupolosi che non cercano visibilità con falsi attentati o con il vittimismo di facciata. Ci sono giornalisti all’Attilio Bolzoni seri e professionali e ci sono i giornalisti amici di Montante.
I giornalisti di facciata , carrieristi e senza scrupoli, pronti a diventare vittime anche senza motivo, fanno male alla vera lotta alla mafia. Alla fine fanno il gioco dei poteri forti
Mario de Michele, giornalista di Cesa è indagato per simulazione di reato. Sul fatto indagano i magistrati della Dda di Napoli con i carabinieri del Gruppo di Aversa, guidati dal colonnello Donato D’Amato.
La notizia risale al novembre del 2019
Caserta, cronista denuncia: “Sparati diversi colpi contro l’auto. Ho paura”. Tra le ipotesi anche la camorra
Gli spari del 3 maggio contro la sua villetta non sono stati esplosi da un attentatore o da un camorrista. La ricostruzione data agli inquirenti è falsa e potrebbe essere falsa, le verifiche lo diranno, anche il denunciato attentato che a novembre ha portato Mario De Michele alla ribalta nazionale con una pioggia di interviste, approfondimenti e manifestate solidarietà. “Ho commesso gravi errori imperdonabili”, ha scritto il direttore di Campania Notizie nel suo ultimo editoriale annunciando “un passo di lato” e lasciando il testimone ad altri suoi colleghi. Sono tante ora, le cose che dovranno essere chiarite. Il perché? É solo uno dei tanti interrogativi. Ci sono complici? Era tutto un disegno? Cosa altro c’è da scoprire? Chi sapeva?Domande plausibili che aprono una voragine e che mettono in dubbio tutto quello che il direttore della testata on line ha riferito fino a questo momento. Le indagini vanno avanti. Risvolti ulteriori sono attesi nelle prossime ore.
Fonte: IReport